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Chiavari, tende e feste notturne in spiaggia, scattano le proteste

Chiavari spiagge mare

Chiavari – Tende per trascorrere la notte in spiaggia e feste “alcoliche” sino all’alba in barba a tutte le normative. Divampano le proteste, specie sui social, per l’invasione che sempre più spesso si registra sulle spiagge della zona.
Accampamenti che sorgono al tramonto e che ospitano gruppi di persone non meglio identificate che banchettano con abbondanti bevute e si abbandonano a comportamenti che mal si addicono ad una località turistica nel pieno della stagione estiva.
“Montano le tende e fanno festa – spiegano residenti e commercianti – e si potrebbe anche far finta di nulla se nella notte non venissero organizzate feste ad alto tasso alcolico, con persone barcollanti e moleste che poi ne combinano di tutti i colori. Il giorno dopo si trovano bottiglie ovunque, resti di grigliate e pic nic e soprattutto tanta spazzatura”.
Le lamentele si concentrano sulla “disparità” di trattamento tra i comuni turisti e quell’ “abusivi”.
“Di giorno assistiamo a sanzioni per chi pianta l’ombrellone a meno di 5 metri dalla battiglia – spiegano i residenti – ma di notte si può fare qualunque cosa senza che nessuno intervenga. Ci sembra assurdo questo malcostume amministrativo”.
Secondo le segnalazioni di tratterebbe di gruppi di persone che da settimane utilizzano il litorale cittadino come campeggio libero. Una pratica che, seppur vietata dai regolamenti comunali e dal codice della navigazione, sembra ormai essere tollerata.
Nessun controllo nelle ore notturne, nessuna sanzione evidente: al mattino restano le tende e le tracce delle feste.
I residenti della zona lamentano rumori continui durante la notte, che rendono difficile il riposo, oltre a problemi di degrado ambientale.
«È impossibile dormire, la musica va avanti fino all’alba e al mattino la spiaggia è piena di rifiuti», racconta un abitante del lungomare. Altri segnalano anche episodi di bivacchi prolungati e utilizzo improprio degli spazi pubblici”.
I Cittadini si domandano perché le autorità non intervengono e sottolineano che il campeggio libero non è consentito in Liguria se non in aree attrezzate, eppure la spiaggia pubblica di Chiavari è ormai diventata un vero e proprio accampamento estivo.
Un fenomeno che rischia di scoraggiare i turisti e penalizzare le famiglie che scelgono la spiaggia libera per una giornata di mare.
Il paradosso appare ancora più evidente se confrontato con le regole stringenti imposte ai cittadini: ombrelloni piazzati a meno di cinque metri dalla battigia vengono multati, mentre intere file di tende montate per giorni non sembrano destare alcuna attenzione.
“Continuano a ripetere che occorre incentivare un turismo consapevole e “di qualità – spiagano poi i commercianti e i gestori di molti locali – ma poi ci troviamo a dover spiegare a persone che vengono qui da fuori regione, il motivo delle feste sulla spiaggia con musica a tutto volume e persone ubriache che barcollano di qua e di là. Così è faticoso lavorare”.

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