Borghetto Vara (La Spezia) – Un traffico di rifiuti speciali e pericolosi tra Italia e Nigeria. Lo ha scoperto la Direzione Distrettuale Antimafia grazie alle indagini dei carabinieri forestali che hanno eseguito controlli su alcune operazioni sospette messe in atto da cinque soggetti di nazionalità nigeriana ed uno svizzero che avrebbero organizzato il ritiro di rifiuti speciali e potenzialmente pericolosi presso molte attività e persone fisiche.
Il Nucleo Carabinieri Forestale di Borghetto Vara ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova nei confronti di 5 persone, (di cui 4 di nazionalità nigeriana cd una nata in Svizzera), due delle quali sono risultate irreperibili e destinatarie:
– dell’obbligo di dimora nei comuni di rispettiva residenza aggravato dal divieto di uscire
dall’abitazione in orario notturno, unitamente all’obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria tre volte alla settimana (con riferimento a quattro degli indagati) e
– dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria (con riferimento ad uno
degli indagati).
Tutti sono accusati di avere svolto un’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, destinati anche ad essere trasferiti nel continente africano.
ln particolare, in base alle indagini svolte dai Carabinieri Forestali e coordinate dalla DDA di Genova (cui è stato applicato un P.M. della Procura della Repubblica della Spezia) sono state accertate da marzo 2023 più operazioni di raccolta presso persone fisiche e aziende nella provincia della Spezia, nonché di trasporto, cessione, stoccaggio, smaltimento, abbandono (oltre a due tentativi di esportazione di Nigeria) di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, costituiti principalmente da rifiuti solidi urbani, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ingombranti, veicoli in disuso e parti di veicoli.
Nel corso delle indagini sono stati accertati altresì
– 22 episodi di raccolta e trasporti illeciti di rifiuti (perpetrati da marzo 2023 a novembre
2024). due spedizioni illecite di rifiuti pericolosi e non pericolosi privi della
documentazione attestante l’avvenuta sanificazione o della documentazione attestante la
funzionalità, in violazione del divieto di esportazione ex art. 36 Reg. CE 1013/2006,
nonché
– una reiterata attività di demolizione di veicoli in disuso in violazione delle normative vigenti.