HomeGenovaCronacaGenova, ciclista multata perchè senza campanello obbligatorio

Genova, ciclista multata perchè senza campanello obbligatorio

polizia locale GenovaGenova – Multata in via Archimede perchè trovata dagli agenti di polizia locale senza il campanello regolamentare. Sta suscitando un’accesa discussione la “denuncia” di una ciclista che è stata multata per aver circolato in strada senza il campanello previsto dal Codice della Strada.
La ciclista ha pubblicato la foto della sanzione da 26 Euro suscitando un’accesa discussione tra chi considera esagerata la multa e chi invece ricorda che anche i ciclisti sono tenuti a rispettare le normative e se il Cds prevede l’obbligo della presenza del segnalatore acustico e gli agenti di polizia non lo hanno trovato, bene hanno fatto a sanzionare.
Come sempre accade a Genova, quando si parla di biciclette e piste ciclabili, la discussione si surriscalda e i toni sono tutt’altro che tranquilli.
La notizia di un autobus in avaria che bloccava corso Italia in direzione levante ha scatenato un diluvio di commenti che ricordavano come il Comune di Genova, nella passata amministrazione, abbia “preferito” dotare il lungomare di una pista ciclabile ancora poco utilizzata, piuttosto che mantenere la doppia corsia e che oggi, laddove si presenti un problema di viabilità, il traffico di corso Italia va in tilt proprio per l’assenza di una “alternativa”.
Del resto è tutta italiana l’arte della discussione sui più disparati argomenti.
Ogni paragrafo del Codice della Strada potrebbe essere oggetto di discussioni interminabili ma chi difende l’operato della polizia locale si domanda cosa avrebbero dovuto fare gli agenti avendo trovato la ciclista sprovvista di una dotazione che risulta invece obbligatoria.
Con lo stesso “metro” si dovrebbero chiudere gli occhi su tutte le infrazioni apparentemente meno gravi.
Infine c’è chi fa notare che fortunatamente la ciclista indossava il casco e aveva le luci di posizione perché, purtroppo, basta circolare per le strade per assistere a comportamenti certamente censurabili come ciclisti che passano con il rosso credendo (a torto) di poterlo fare, bambini trasportati su biciclette precarie in mezzo al traffico e, ancora, il classico “gruppo” di ciclisti che pedala affiancato senza rispettare le normative che obbligano a procedere sul lato destro della strada, in fila indiana e usare le piste ciclabili dove sono presenti.
Per contro, chi circola con la bicicletta in città lamenta auto parcheggiate ovunque, corsie ciclabili occupate perennemente da auto in sosta e comportamenti pericolosi da parte di chi supera senza tenere in considerazione le distanze di sicurezza, anch’esse previste dal Codice della Strada

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui