Genova – Cornigliano “spaccata” in due da due diverse manifestazioni pro e contro il progetto per la realizzazione di un forno elettrico per l’acciaio nell’area ex Ilva. Due presidi che mostreranno le due anime della città e che “conteranno”, fisicamente, chi è favorevole e chi invece proprio non vuole il ritorno di lavorazioni non esenti da rischi sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico.
Teatro della “conta” i giardini Melis, nel pieno del quartiere di Cornigliano.
Alle 15,30 inizierà la manifestazione organizzata dalla Fiom che chiama i genovesi a sostenere il progetto che “difende mille posti di lavoro e altrettante famiglie” mentre alle 17,00 è previsto il raduno per la manifestazione contro il forno elettrico e contro il ritorno della siderurgia impattante sul quartiere, organizzata dai comitati del no e da moltissime associazioni del territorio.
Non risultano, al momento, particolari motivi di preoccupazione per la quasi concomitanza dei due eventi ma è indubbio che le posizioni siano diametralmente opposte ed il rischio che gli animi si possano surriscaldare non può essere escluso.
L’occasione è ghiotta, però, per chi non si è ancora fatto un’idea e desidera ascoltare le due posizioni prima di decidere “da che parte stare”.
Da una parte le ragioni del mondo del lavoro e di chi è consapevole che l’abbandono del progetto metterebbe a rischio i mille posti di lavoro dell’ex Ilva ma anche l’intera catena della produzione dell’acciaio in Italia e dall’altra chi ha vissuto sulla propria pelle decenni di inquinamento, di aria irrespirabile e di lutti legati a terribili malattie che molti esperti collegano direttamente con la qualità dell’aria del quartiere, letteralmente avvelenata dagli altoforni alimentati a carbone della vecchia generazione.
Il nuovo impianto sorgerebbe con tutti gli accorgimenti che la moderna tecnologia offre ma il “rischio zero” non esiste ed è incontrovertibile che l’accensione di un forno elettrico comporterebbe degli effetti sulla qualità dell’aria.
Una situazione molto delicata che ha visto una improvvisa fiammata con le dichiarazioni del ministro delle Impresee del Made in Italy Adolfo Urso a conclusione dell’incontro con gli enti locali.
Urso ha infatti dichiarato che il progetto avrebbe “registrato un ampio consenso delle forze politiche e degli enti locali” lasciando intendere che Regione e Comune siano d’accordo sulla realizzazione del forno elettrico.
Il Municipio locale ha invece mostrato contrarietà e preoccupazione, facendo nascere nella neonata maggioranza che guida Palazzo Tursi con la sindaca Silvia Salis, una nuova occasione di contrasto.
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