HomeGenovaCronacaGenova, miasmi alla Foce e Carignano, aperta una indagine

Genova, miasmi alla Foce e Carignano, aperta una indagine

puzzaGenova – Sarà un’indagine della Procura di Genova a chiarire le cause dei forti odori e dell’aria resa irrespirabile da esalazioni non meglio identificate e segnalate alla Foce, a Carignano ma anche ad Albaro.
Lo ha deciso la magistratura dopo le molteplici segnalazioni e del denunce presentate da chi, abitando sulla zona che si affaccia sul mare e il Waterfront, sostiene che da settimane il fenomeno va aumentando e facendosi sempre più fastidioso.
Forti odori di marciume insieme a quelli che sembrano “vapori” di idrocarburi che arriverebbero a “folate” in alcune giornate con venti particolare e che interessano, di volta in volta, una zona o l’altra.
Odori che renderebbero l’aria irrespirabile e costringerebbero i residenti a vivere con le finestre chiuse anche nelle giornate più calde.
Molteplici le ipotesi sulle cause, dalle condotte fognarie ostruite ai lavori al Waterfront ed ora la magistratura genovese ha deciso di vederci chiaro e di indagare con la consulenza di tecnici e professionisti del settore.
Ufficialmente non esiste ancora un’ipotesi di reato ma è stata delegata Arpal e la polizia locale a ricostruire le segnalazioni, le giornate di “puzza” e le possibili ipotesi per test e controlli mirati.
Inizialmente si era pensato ad un guasto o malfunzionamento del depuratore di Punta Vagno ma gli incontri tra Municipio locale e tecnici di IREN avrebbero escluso il coinvolgimento della struttura anche se ora verranno effettuati degli approfondimenti tecnici da tecnici nominati dai magistrati.
Cittadini e amministratori locali chiedono di poter sapere al più presto cosa viene respirato dai Cittadini e se vi siano delle responsabilità in quanto avviene.

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