Genova – Ancora violenza nel centro storico di Genova. La denuncia arriva direttamente con un lungo post su Facebook condiviso dall’ex consigliere regionale e giornalista, Ferruccio Sansa, che ha affidato ai social il racconto di quanto accaduto ai suoi figli la scorsa notte: “Essere chiamati dai tuoi figli dopo che sono stati presi a bottigliate, sprangate. Minacciati con i coltelli.
Andare a prenderli in ospedale con i volti tumefatti. I vestiti pieni di sangue. Non è una bella esperienza. Ovviamente non bisogna pensare che un episodio capitato a noi valga per tutta la città.
Per lavoro però ho visitato quartieri difficili in tante città – Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo – e non sono un tipo impressionabile. So riconoscere quando un posto è pericoloso. Non saprei dire… lo senti. Lo percepisci che la situazione non è sotto controllo.
E l’altra sera, proprio il giorno prima che i miei figli fossero aggrediti, ho camminato a lungo per il centro storico di sera tardi. Sono tornato a casa e gliel’ho detto: state all’occhio, erano anni che non vedevo i vicoli cosi. Non sono sicuri.
Del resto era da un po’ di tempo che tornando a casa dopo ogni sabato mi raccontavano di risse, tentativi di furto. Gente pestata. Bande di ragazzi che giravano a fare spedizioni punitive. E in una situazione così prima o poi tocca anche a te. Ieri sera un gruppo di una decina di adolescenti ha tentato di derubare i miei figli e i loro amici. Di fronte al tentativo di difendersi ecco che la banda si è allontanata. Ma dopo pochi istanti dopo è tornata armata di spranghe, bottiglie, spray urticanti. Perfino coltelli. Insomma, poteva scapparci il morto.
Ora guardo i miei figli. Uno si è preso due bottigliate in testa e in piena faccia. È un miracolo che non abbia perso un occhio. Ha passato la notte in ospedale, gli hanno dato un bel po’ di punti. Sta meglio, grazie al cielo. L’altro è stato preso a sprangate sulla schiena. Diversi loro amici sono finiti al pronto soccorso. Ed è successo praticamente tra i giardini Luzzati e piazza delle Erbe. Pieno centro. Il principale luogo di ritrovo dei ragazzi a Genova. In quel momento di forze dell’ordine non ce n’erano.
Non ho mai creduto che la sicurezza di realizzi con le ronde. Serve, anche, presidio del territorio, ma occorre un lavoro investendo nei servizi sociali, nella scuola, nella sanità. Nella pulizia e nella cura dei luoghi.
“Non andate più nei vicoli, ogni sera qui ci arriva gente presa a botte”, suggeriscono al pronto soccorso. No, la soluzione non è smettere di andare nel bellissimo centro storico della nostra città. Ma far finta di niente non è mai la scelta giusta”.