Genova – Dopo il liceo Klee e il rettorato dell’Università di Genova in via Balbi, gli studenti questa mattina hanno dichiarato occupato anche l’Istituto Superiore Italo Calvino di via Borzoli. Così come negli episodi precedenti, l’occupazione è stata dichiarata per manifestare il proprio sostegno e la propria vicinanza alla popolazione di Gaza e alla missione della Global Sumud Flottilla.
Il tutto avviene in una giornata non banale. La Flotilla, infatti, nella notte ha oltrepassato la soglia ‘critica’ della 150 miglia ed è stata abbandonata anche dalla nave della Marina Militare italiana “Alpino” specializzata nella guerra tecnologica anti droni.
“L’occupazione del Calvino – scrivono gli studenti in una nota – é un altro miglio percorso dall’ equipaggio di terra, che con la continua mobilitazione sostiene la navigazione della Global Sumud Flotilla verso gaza per rompere il blocco navale di Israele. Dopo il Rossellini, il Cavour e il Klee, il Calvino risponde al grido di “occupiamole tutte”, per far sì che le scuole siano un baluardo nella solidarietà alla Palestina affianco ai portuali e ai lavoratori che hanno paralizzato l’Italia il 22 settembre.
Le nostre scuole devono essere un punto di riferimento per tutti gli studenti che vogliono mobilitarsi contro il genocidio, per questo il nostro è un atto politico, contro questo governo ipocrita e complice e contro una scuola asservita alle logiche belliche e individualiste di questo sistema.
Le nostre rivendicazioni:
– Che le scuole e i presidi si esprimano pubblicamente contro al genocidio perpetuato da Israele e a sostegno della Global Sumud Flotilla
– Che si interrompano tutti gli accordi tra lo stato Italiano e stato di Israele”.
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