Genova – Dopo la colata di cemento sulla rotonda di Carignano, con la costruzione di strutture impattanti di cemento armato che hanno sepolto i reperti storici delle “casermette” ottocentesche, nuove proteste per la copertura dei campi da padel realizzati in corso Quadrio e che, secondo le “accuse” toglierebbero la vista al mare di molte abitazioni ma, soprattutto, toglierebbero la vista sulla magnifica e caratteristica “palazzata” della Marina.
A scatenare ufficialmente i dubbi la pagina social di Prè-Molo-Maddalena che, in un post, raccoglie i mal di pancia di tanti residenti della zona e non solo.
“In questo periodo ricco di avvenimenti importanti, a livello locale ma soprattutto internazionale – spiega il post – non possiamo lasciare perdere le piccole cose che riguardano il quartiere. Oggi vogliamo farvi vedere un nuovo ecomostro che è spuntato improvvisamente nell’area della Marina. Il preesistente capo da tennis è stato trasformato nel più redditizio e alla moda padel; a tale scopo é stata costruita una enorme struttura in acciaio ricoperta da un telone. Il risultato è quello che vedete in foto, una barriera che chiude la vista verso il mare ma anche dal mare verso la caratteristica palazzata della Marina. È tutto normale? Sono state seguite le strade regolari ? Ricordiamo che tutta l’area è pubblica in concessione”.
In molti, tra i residenti, ricordano progetti “bocciati” dal Comune per istallazione di tende da terrazzo o piccoli dehor proprio per questioni legate ai vincoli paesaggistici e si domandano se quelle stesse regole siano valide anche per la mega struttura sorta in una notte.
Pochi i dubbi sulla regolarità dell’intervento visto che, come ricordano i residenti, la copertura è stata montata di notte, alla presenza di un imponente servizio della polizia locale, perché una grossa gru bloccava il traffico in corso Quadrio.