La Spezia – Verranno smistati nei vari centri di accoglienza della Liguria i 79 i migranti inviati dal Governo centrale nel porto spezzino dopo essere stati salvati dalla nave umanitaria Sea Watch 5 nelle acque del Mediterraneo.
Come sempre più spesso accade, infatti, i Migranti salvati dalle navi delle onlus di tutta Europa vengono inviate nei porti liguri per effetto della nuova normativa, introdotta dal Governo centrale in violazione del Diritto Internazionale che prevede che i naufraghi debbano essere condotti al “primo porto sicuro” vicino al luogo del salvataggio.
La norma introdotta dal Governo Meloni, invece, stabilisce che sia l’autorità nazionale a stabilire la destinazione e – secondo le accuse delle onlus – verrebbero scelti i porti più lontani per impedire alle navi di tornare velocemente nelle acque dove avvengono i salvataggi.
Accuse molto forti e da provare ma che, di fatto, vedono le imbarcazioni costrette a viaggi di giorni e giorni dalle coste libiche sino ai porti della Liguria.
Alla protesta di chi si batte per il rispetto delle norme del Diritto Internazionale che consentirebbe gli sbarchi in qualunque porto vicino al luogo del naufragio, si aggiungono anche quelle di chi si domanda perché i Migranti debbano essere portati in Liguria.
La Sea Watch 5 ha soccorso 79 persone che hanno dovuto attendere altri giorni su una nave che non è attrezzata per le “crociere” per arrivare a La Spezia e qui sono sbarcati e presi in carico dalla Croce Rossa per poi essere smistati nelle varie strutture della Liguria