Cairo Montenotte (Savona) – Svolta nelle indagini sull’accoltellamento, avvenuto ieri mattina all’alba, sulla linea Tpl numero 61 che collega Cairo con Savona. L’aggressore è stato identificato ed arrestato mentre migliorano, all’ospedale San Paolo di Savona, le condizioni del conducente del mezzo pubblico colpito da una coltellata improvvisa e senza alcuna apparente spiegazione.
L’aggressore sarebbe un 50enne con problemi psichiatrici, già noto alle forze dell’ordine e che avrebbe maturato la volontà di colpire a seguito di una caduta sul mezzo pubblico ma nel corso di un precedente viaggio.
La ricostruzione dei fatti
Ieri mattina, sabato 18 ottobre 2025, il mezzo di Tpl guidato dalla vittima dell’aggressione, stava viaggiando sulla linea che collega Cairo Montenotte a Savona quando, poco prima delle 7 si è fermato in corso Marconi nella frazione di San Giuseppe, a Cairo.
Sul mezzo sale una persona con la felpa e il cappuccio alzato e dopo essersi avvicinato al conducente ha estratto un coltello con la lama ricurva (a roncola) e ha sferrato un colpo al ventre del conducente senza dire una parola.
L’autista del mezzo, sanguinante e comprensibilmente spaventato, ha bloccato il mezzo mettendolo in sicurezza e ha chiesto aiuto chiamando alcune persone vicine e il 112 con il telefono cellulare.
Subito è scattato l’intervendo di soccorso e sul posto si sono precipitate l’automedica del 118 e l’ambulanza e le forze dell’ordine.
Il conducente è stato stabilizzato e trasferito velocemente al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dove i medici hanno attribuito il codice giallo, intermedio per gravità.
Fortunatamente, infatti, la lama curva ha reciso la stoffa della giacca e degli indumenti ma ha ferito solo superficialmente il ventre. Pochi centimetri più a fondo e le sorti della persona potevano essere ben diverse.
Mentre l’autista della TPL veniva medicato i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione dei Carabinieri di Cairo Montenotte hanno iniziato una frenetica attività per individare il responsabile e assicurarlo alla Giustizia.
Sulla base dei pochi elementi disponibili e utilizzando le telecamere di sorveglianza dlela zona, si è ben presto ristretta la cerchia dei “sospettati” sino ad individuare la persona, già conosciuta per i disturbi mentali di cui soffre e che avrebbe ammesso di aver colpito per “vendicare” una caduta fatta sulla stessa linea dell’autobus in una precedente situazione.
L’uomo, un 50enne con diversi problemi, avrebbe insomma colpito pensando che l’autista fosse sempre lo stesso.
Proprio per le sue condizioni, l’uomo sarebbe stato solo denunciato a piede libero – quindi libero di circolare – per lesioni aggravate e sarà la Procura della Repubblica di Savona a decidere eventuali altri provvedimenti nelle prossime ore.
Mentre si infiamma la discussione sull’episodio, i sindacati tornano a chiedere più sicurezza e controlli sui mezzi pubblici e l’adozione della cosiddetta “cabina chiusa” che permette di separare fisicamente il conducente dai passeggeri ed eviterebbe questo tipo di situazioni.
Resta poi l’annoso problema delle cure e del supporto che viene assicurato alle persone con evidenti problemi mentali e che rischiano di essere abbandonate a loro stesse, con problemi che, come in questo caso, ricadono poi sulla collettività.