Genova – Si moltiplicano le reazioni di condanna nei confronti dei giovani che hanno assaltato il liceo scientifico Leonardo da Vinci. Condanna ferma da parte della maggior parte dei partiti e movimenti politici ma anche da assessori e istituzioni locali.
Tra le prime ad intervenire la sindaca di Genova, Silvia Salis, preoccupata per quanto avvenuto.
«Da questa mattina sono in costante contatto con le forze dell’ordine per chiarire quanto accaduto nella notte al liceo Leonardo da Vinci. Si tratta di un episodio di estrema gravità sul quale occorre far luce e per il quale esprimo la più ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione».
«La violenza non è tollerabile in alcuna sua forma – aggiunge Salis – vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia. Auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori».
Anche Alleanza Verdi e Sinistra Genova condanna con la massima fermezza la gravissima incursione che definisce “fascista, avvenuta la scorsa notte al Liceo scientifico Leonardo da Vinci, occupato dagli studenti e dalle studentesse in solidarietà con Gaza e contro le politiche del governo Meloni.
“Secondo quanto ricostruito – scrive AVS – un gruppo di giovani armati di spranghe e bastoni ha fatto irruzione nella sede di via Arecco, devastando porte e finestre, imbrattando i muri con svastiche e urlando slogan inneggianti al fascismo.
«Un’aggressione premeditata – ha dichiarato Simone Leoncini, consigliere municipale di AVS e genitore – che porta con sé una chiara matrice criminale e fascista. È un fatto di inaudita gravità, che richiede massima allerta democratica».
AVS Genova esprime piena solidarietà agli studenti e alle studentesse che hanno presidiato
pacificamente l’istituto e denuncia con forza la violenza e l’intimidazione di chi, disegnando
svastiche e inneggiando al fascismo, tenta di colpire la libertà, la cultura e la partecipazione.
«Non cediamo alla paura né alla barbarie di chi distrugge la scuola e minaccia i nostri ragazzi. Siamo preoccupati per questa vergognosa deriva, ma anche consapevoli che Genova ha già dimostrato da che parte sta: nelle ultime settimane ha riempito le piazze contro la guerra e contro il genocidio a Gaza. Gli studenti che oggi si mobilitano e occupano le scuole rappresentano la parte migliore della nostra città» si legge nella nota di AVS.
Simona Cosso, Presidente e Maria Michela Tacchini, Assessora con delega alla scuola Municipio I dichiarano di essersi già attivate per la gestione dei danni.
“Come forza politica che fa parte delle istituzioni cittadine, AVS Genova ribadisce il proprio impegno concreto per difendere i valori democratici e antifascisti su cui si fonda la nostra Costituzione. Questo episodio non può e non deve essere minimizzato: è un campanello d’allarme per tutti. Genova, città medaglia d’oro alla Resistenza, saprà rispondere con fermezza, unità e civiltà.
“Esprimo la più ferma condanna per il grave episodio avvenuto al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Genova – scrive Simona Ferro, assessore regionale all’Istruzione ed esponente di Fratelli d’Italia – Ogni forma di violenza, intimidazione o vandalismo è inaccettabile, soprattutto quando colpisce una scuola, un luogo che dovrebbe rappresentare sempre un presidio di educazione, democrazia e legalità, e mai trasformarsi in terreno di scontro o strumentalizzazione. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché venga fatta piena luce sull’accaduto.”
Anche la Cgil esprime condanna senza se e senza ma all’aggressione ai danni degli studenti e parla di “episodio intollerabile e pericoloso”.
“Quanto accaduto questa notte al Leonardo da Vinci – scrive la Cgil di Genova – è gravissimo e senza precedenti nella nostra città. In attesa di capire cosa sia accaduto la Camera del lavoro di Genova condanna l’esecrabile episodio. Le intimidazioni fasciste e gli atti di vandalismo sono inaccettabili in qualsiasi contesto ma sono ancora più gravi se accadono in ambito scolastico e ai danni di studentesse e studenti che manifestano pacificamente e democraticamente il loro dissenso verso le ingiustizie e in favore della pace e dei popoli martoriati dalle guerre. Solidarietà agli studenti e al personale scolastico”.






















