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Palasport di Genova, Esselunga rinuncia ad aprire, in gara altri marchi?

centro commerciale Waterfront, notizie Genova, partito Democratico, Palasport negozi, ristorantiGenova – Solo poche settimana fa apparivano a sorpresa le prime lettere dell’insegna, scatenando polemiche roventi che le hanno fatte “sparire” in fretta ma ora Esselunga – come riporta il quotidiano Il Secolo XIX – annuncia di aver “rinunciato” al nuovo supermercato al Palasport e lascia a casa il personale già assunto e che stava facendo formazione.
In attesa della motivazione ufficiale della rinuncia, si apre in città il “toto sostituto” considerando che l’intera operazione dipende, appunto, dalla presenza di una struttura di vendita della grande distribuzione organizzata.
Nel caos generale, scoppiato a seguito della comunicazione di ritardi nelle aperture e nel rispetto delle tempistiche previste, si susseguono incontrollate le “voci” di prossime aperture. C’è chi scommette che il posto di Esselunga verrà preso da Coop, chi invece suggerisce che il marchio sia troppo legato all’attuale maggioranza e che l’apertura equivarrebbe ad una “ammissione” e chi invece fa a gara a suggerire ogni marchio più o meno conosciuto ma che difficilmente ha le “energie” necessarie per un investimento di quella portata e con i grandi rischi che comporta.
La battaglia legale, annunciata dai commercianti della zona e dalle associazioni di categoria, infatti, è tutt’altro che accantonata e i bene informati fanno sapere che potrebbe portare nuovi guai a chi ha deciso, senza consultarsi con il territorio, di insediare una sorta di centro commerciale in una zona che ha già grossi problemi di crisi.
Chiunque intenda sostituire Esselunga nell’apertura del nuovo punto vendita del Palasport dovrà avere “spalle larghe” e grande pazienza consapevolezza che l’operazione è tra le più rischiose vista la belligeranza dei “vicini”, la presenza di moltissimi supermercati nella zona ed in particolare del punto vendita di Esselunga in via Piave, ma anche delle difficoltà logistiche legate ai flussi di traffico e, infine, i “paletti” che potrebbero essere alzati dalla nuova amministrazione comunale che, nel quartiere della Foce, ha preso tanti voti anche per la posizione “contro la nascita di nuovi supermercati”.
Di certo si fa sempre più “in salita” il progetto di trasformare il Palasport in una struttura più simile ad una “nuova Fiumara” rispetto al sogno di un tempio dello sport più volte promesso e tragicamente tramontato.

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