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Ex Ilva, Salis: chiusura sarebbe dramma sociale, il 28 a Roma con i lavoratori

Silvia SalisGenova – “La chiusura delle acciaierie di Cornigliano sarebbe un dramma sociale inimmaginabile” lo ha dichiarato la sindaca Silvia Salis intervenendo sulla vicenda dello sciopero dei lavoratori Ex Ilva ed annunciando che, il 28 novembre sarà a Roma, al tavolo del ministro Urso dedicato alla difficile vertenza.
«È molto importante – ha spiegato Salis – che in questo momento si faccia quadrato intorno ai lavoratori dell’ex Ilva che hanno la paura legittima che lo stabilimento di Genova Cornigliano vada verso una chiusura. Sarebbe un dramma sociale per questa città, che non voglio neanche immaginare».
Silvia Salis, ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori al termine del vertice in Prefettura sulla vertenza ex Ilva con la Prefetta, il presidente della Regione Marco Bucci e le rappresentanze sindacali.
I lavoratori, dopo l’annuncio del ministero delle Imprese di un doppio tavolo a Roma per il prossimo 28 novembre, con una riunione dedicata al futuro degli stabilimenti del nord Italia e una estesa a tutto il gruppo, come richiesto ieri dalla sindaca Silvia Salis al ministro Adolfo Urso, hanno deciso di sospendere lo sciopero e la protesta.
«Ringrazio i lavoratori per la disponibilità e tutta la città di Genova che in questi due giorni ha subito disagi ma ha capito l’importanza della battaglia – prosegue la prima cittadina – Chiediamo al ministro Urso che, come è venuto qui a Genova a chiedere una risposta netta sulla posizione dell’Amministrazione comunale circa il futuro industriale dello stabilimento, così ora ci dica qual è il tipo di investimento che il governo ha in programma per il polo di Cornigliano».
Salis ribadisce che «ci aspettiamo delle risposte che non devono prevedere il progressivo smantellamento della produzione a Genova, perché qui si produce banda stagnata, della latta c’è bisogno: è un’eccellenza nazionale e su questo non bisogna disinvestire ma aumentare la produzione».

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