Genova – Aggrediti mentre prestavano soccorso ad un senza tetto alla Foce. Ne avranno per una decina di giorni di cure mediche i due volontari della Croce Bianca Genovese aggrediti ieri pomeriggio da un senza tetto che cercavano di aiutare.
L’allarme è scattato quando alcuni passanti hanno notato una persone sdraiata a terra dietro la chiesa di Santa Zita e che indossava un braccialetto ospedaliero.
I passanti, credendo si trattasse di un paziente in qualche modo allonatosi dal ricovero, hanno allertato il 112 che ha fatto intervenire la Croce Bianca Genovese con l’ambulanza.
La persona è stata trovata a terra, avvolta in un lenzuolo bianco ed effettivamente indossava il braccialetto che viene posizionato ai pazienti degli ospedali e così i soccorritori hanno cercato di svegliare il sospetto ferito, un senza fissa dimora di circa 25 anni.
Dopo essersi sincerati delle condizioni del ragazzo e preso atto del rifiuto di quest’ultimo a tornare in ospedale, gli è stato consigliato di ripararsi in un luogo più idoneo, in primis per se stesso ma anche al fine di evitare ulteriori chiamate improprie di emergenza.
Il ragazzo, con atteggiamento ostile e non collaborativo, ha rifiutato di spostarsi affermando di farlo solo in presenza delle Forze dell’ordine.
A quel punto l’equipaggio, tramite la Centrale 118, ha richiesto l’intervento di polizia o carabinieri e solo in quel momento il soggetto si è alzato dal suo giaciglio improvvisato e ha accennato l’allontanamento.
Improvvisamente ha però iniziato a inveire contro i soccorritori scagliandogli contro un pezzo di vetro e dirigendosi verso di loro. Gli operatori a quel punto hanno indietreggiato, cercando di mantenerlo a distanza.
Dopo essere tornato indietro per raccogliere i suoi averi, ha aggredito uno dei militi con le mani al collo tentando di strappargli il telefono e spingendolo contro un’auto in sosta.
Negli istanti successivi ha lanciato un accendino, ha rubato un coccio di mattone da alcuni operai che stavano lavorando vicino a lui e lo ha scagliato contro gli operatori continuando a rincorrerli.
Venuto a contatto con questi, ha sferrato un pugno in faccia all’autista dell’ambulanza, colpendolo al naso e alla bocca e costringendolo a ripararsi in un negozio vicino.
Gli agenti intervenuti nel frattempo hanno condotto il soggetto in Questura per identificarlo e denunciarlo mentre i due soccorritori aggrediti sono stati portati in ospedale.
Si tratta della seconda aggressione in un anno nei confronti della Croce Bianca Genovese, dopo quella dello scorso marzo che ha visto protagonista un ragazzo di 19 anni in stato di alterazione psicofisica nella galleria Nino Bixio.
“Le aggressioni ormai sono all’ordine del giorno” afferma Walter Carrubba, Presidente della Croce Bianca Genovese – Questo episodio ai danni dei nostri militi è solo uno dei tanti che accadono quotidianamente, in alcuni casi si riesce a usare dei deterrenti ma in caso di soggetti con compromissioni psichiatriche o psicofisiche la normativa non ci tutela ancora in pieno. A volte il nostro intervento risulta ‘disturbante’ per queste persone, mentre noi cerchiamo solo di essere protettivi nei loro confronti. Talvolta -conclude Carrubba- questa eccessiva protezione ci pone tra due fuochi: lasciare la persona dove la si è trovata – e allora dovremmo essere certi di non avere conseguenze legali – o insistere, rischiando però di essere aggrediti?”





















