Roma – Sarebbe quella dell’infarto, al momento, l’ipotesi più plausibile tra le possibili cause della morte improvvisa di Laura Antonelli, trovata senza vita riversa sul pavimento della sua casa dalla colf che questa mattina si era recata nell’abitazione dell’attrice nel Comune di Ladispoli a 37 Km da Roma, per fare le pulizie.
Laura Antonelli, al secolo Laura Antonaz, nata a Pola, nella ex Yugoslavia, nel novembre del 1941, è stata una delle attrici italiane più belle e di successo degli anni settanta e ottanta, recitando dapprima in pellicole erotiche e poi in film d’autore. Ma la sua vita è stata segnata dalla vicenda giudiziaria iniziata nel 1991, quando nella sua villa di Cerveteri furono trovate diverse dosi di cocaina. Un’odissea conclusa nove anni dopo con l’assoluzione della Antonelli, alla quale venne riconosciuto nel 2006 un risarcimento da parte dello Stato.
Depressa per le conseguenze di un intervento di chirurgia estetica che le aveva deturpato il bel volto, alle prese con la solitudine dopo la fine di alcune storie d’amore, Laura Antonelli aveva cercato rifugio nella cocaina. Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, fu condannata in primo grado dal tribunale di Civitavecchia a tre anni e sei mesi di reclusione; nel marzo 2000, nove anni dopo, l’assoluzione da parte della Corte d’Appello di Roma. Per la vicenda, ‘condita’ di particolari che la trasformarono in caso di interesse nazionale, l’attrice ha presentato anche ricorso alla Corte Europea di Strasburgo.
A Ladispoli si era trasferita da circa una decina di anni. Una casa composta da due camere, cucina e bagno. “E’ stata trovata nella camera da pranzo – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali del Comune di Ladispoli Roberto Usai – dalla badante, poi è arrivato il 118 che ha constatato il decesso e poi i carabinieri. L’autorità giudiziaria ha stabilito che ci sarà soltanto l’esame autoptico e non l’autopsia”.