Genova – Si dicono pronti ad effettuare anche un blocco stradale, disposti a tutto se il Comune e la Prefettura non trasferirannno a breve i 30 migranti che sono stati sistemati all’interno di un condominio in via Caffaro, in un alloggio di proprietà dell’Inps, ex sede della Dc poi divenuto una casa di riposo e oggi rimasto vuoto.
Gli abitanti e i lavoratori della zona sono infatti letteralmente insorti da quando, sabato scorso, i profughi arrivati in Sicilia su un barcone, e poi trasferiti a Genova, sono stati sistemati in un appartamento di 300 metri quadri in via Caffaro 10, in un palazzo regolarmente abitato da gente comune. Gente comune che teme per la propria sicurezza e la propria salute, visto che molti immigrati sbarcati in Italia restano senza identificazione. L’amministratore del civico 10 ha riferito di essere stato tranquillizzato dal Prefetto che sostiene come tutti gli immigrati abbiano passato i controlli sanitari della Asl e come verranno intensificati i passaggi delle volanti della Polizia nella zona. Ma ai residenti e negozianti di via Caffaro le rassicurazioni non bastano, e la protesta continua a montare.