Genova – Ha provocato un incidente sull’autostrada A12 e poi è fuggito ma le telecamere hanno ripreso tutto e la polizia stradale lo ha acciuffato.
Protagonista del gesto incivile il proprietario di una Mercedes che, in una serata di pioggia intensa, ha tamponato violentemente una Ford Fiesta in A12 subito dopo il casello di Recco.
La ragazza tamponata si rompe il naso nell’urto e resta ferma in corsia di emergenza, lui prima controlla i danni alla sua macchina poi riparte senza soccorrerla.
Il termine “pirata” è ormai stato mutuato in termini stradali nella persona che fugge dopo aver causato un incidente.
E’ difficile coglierlo sul fatto ed acciuffarlo, ma per una volta la scena è rimasta impressa negli archivi digitali della telecamere autostradali ad uso e beneficio degli investigatori della Polizia Stradale di Genova Sampierdarena che sono poi riusciti ad identificare lo scellerato conducente.
L’uomo, alla guida di una vettura appena acquistata ed ancora in rodaggio, corre in autostrada nonostante la pioggia e all’uscita di una galleria viene probabilmente colto di sorpresa da un “muro d’acqua” che gli impedisce di scorgere quella Fiesta che lo precede.
Alla guida una signora genovese che avverte un improvviso quanto violentissimo urto nella parte posteriore della sua auto che, sbandando, si arresta più avanti in corsia di emergenza.
Nel forte urto la signora, sola a bordo e spaventatissima, si rompe il naso. All’Ospedale le saranno poi dati 20 giorni di prognosi.
La Mercedes invece, a causa dell’urto, subisce un testa-coda ed è questo il motivo per cui riesce a guadagnare l’area di posteggio entrandovi in retromarcia.
Una volta al sicuro il conducente scende dall’auto e si cura dell’unica cosa che, evidentemente, lo preoccupa: i danni al suo veicolo.
Una ammaccatura nella parte anteriore sinistra, una nella posteriore sempre a sinistra e la plastica dello specchietto lato guida mancante.
Appurato ciò il conducente si rimette alla guida, percorre la corsia di accelerazione, vede lì una macchina ferma sulle quattro frecce e…tira dritto, la cosa più semplice da fare per scansare le proprie responsabilità.
Addirittura l’uomo è tornato sul luogo del fatto in tarda serata, accompagnato dalla moglie, a cercare lo specchietto perduto nell’urto non immaginando, peraltro, che gli uomini della Stradale lo avevano già trovato e repertato.
L’automobilista ha poi parcheggiato l’auto nei pressi dell’azienda per la quale lavora invece di portarla sotto casa. Il sospetto è che volesse tentare di far credere che l’auto gli era stata rubata.
A seguito dell’episodio l’uomo è stato denunciato per omissione di soccorso e fuga, e gli è stata sospesa la patente per un anno e mezzo.
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