Courmayeur – Venticinque metri quadrati di futuro, nel pieno rispetto dell’ambiente. Si chiama Biosphera 2.0 la casa completamente indipendente dal punto di vista energetico ideata e realizzata da Aktivhaus con il supporto del Politecnico di Torino e dell’Università della Valle D’Aosta. L’abitazione verrà testata nei prossimi 12 mesi ad Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano, e in tutto 20 persone vi abiteranno per un certo periodo. In questo modo verrà testato l’effettivo grado di autonomia energetica e di benessere per gli eventuali futuri abitanti. Il nucleo abitativo è studiato per garantire una temperatura tra i 21 gradi in inverno e i 25 in estate. “Nel caso la temperatura si abbassasse – spiega il Ceo di Aktivhaus Mirko Taglietti – è possibile usare il corpo umano per uno scambio di energia e con un’ora di cyclette si può alzare di due gradi”. Sul progetto sono stati investiti circa 250 mila euro, e vi hanno partecipato 30 tra architetti, studiosi di termoidraulica, biologi e ricercatori in altri settori scientifici. “È un organismo nato per proteggere l’individuo che lo abita – spiega ancora Taglietti – sarà osservato il benessere che deriva da vari parametri fisici”. La casa sarà testata nei contesti ambientali più diversi: dai -17° ai piedi del Monte Bianco in inverno ai +39° della riviera romagnola in estate. “L’aspetto più innovativo – aggiunge Giuseppe Barbiero, dell’Università Della Valle D’Aosta – è la cura della biofilia, ovvero il rapporto tra l’uomo e il contesto esterno. La sperimentazione si propone, infatti, di studiare l’intelligenza naturalistica dell’abitante del modulo e di calibrare i valori per raggiungere il massimo benessere”.