O’Fallon (Stati Uniti) – In nemmeno una settimana è già scoppiata la corsa a Pokemon Go, applicazione che ben presto verrà diffusa in tutto il mondo per permettere ad adulti e ragazzi di aggirarsi per le loro città e fingersi “allenatori” delle creature della Nintendo più famose al mondo. Ed è bastata poco meno di una settimana perchè si denunciassero anche i primi eccessi, ben al di fuori di quella che è da considerarsi la legalità.
Giunge infatti dagli Stati Uniti, più precisamente da O’Fallon (Missouri), la notizia di due minorenni, rispettivamente di 16 e 18 anni (la maggiore età per la legge statunitense scatta a 21 anni, ndr), i quali hanno sfruttato la geolocalizzazione per individuare le abitazioni degli altri giocatori e fare in modo di ingannarli offrendo loro la possibilità di acquistare oggetti utili per il gioco.
In realtà, poi, all’appuntamento concordato si sarebbero presentati armati di pistola e pronti a derubare i coetanei caduti ingenuamente nella trappola.
La Polizia locale, dopo aver risposto alle denunce e aver arrestato nella giornata di ieri i due rapinatori minorenni, ha subito allertato tramite il proprio profilo Facebook le famiglie delle giovani vittime invitandole a prestare attenzione a ciò che i loro figli scrivono e dicono all’interno delle chat di Pokemon Go, applicazione che sta entrando sempre più nella quotidianità di adolescenti e, come in questo caso, di criminali nascosti dietro una maschera da “cybergiocatori”.