Genova – Gli agenti della Polizia di Stato di Genova sono intervenuti ieri sera in via Giovannetti a Sampierdarena, ed hanno arrestato tre cittadini senegalesi di 22, 25 e 29 anni, fermati in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A portare le volanti della Polizia sotto casa dei tre è stata l’incessante attività di pattugliamento della zona e di conoscenza del territorio. Gli operatori, infatti, da qualche settimana avevano notato nella zona di via Buranello un via vai che li ha insospettiti con persone che si muovevano in maniera guardinga quasi a voler nascondere l’ubicazione della loro casa.
La sera del 26 ottobre scorso uno dei soggetti è stato controllato a bordo di un taxi ed è stato trovato in possesso di 700 euro in contanti, tutti in banconote da venti euro, di cui non ha saputo fornire l’esatta provenienza.
Tre giorni dopo lo stesso individuo è stato notato mentre a piedi svoltava in via Giovannetti ma, nonostante gli accorgimenti, gli agenti hanno individuato il portone.
Ieri sera tre equipaggi delle volanti hanno predisposto un servizio di monitoraggio della zona. Poco prima delle 23.00 gli agenti hanno notato un secondo uomo entrare nell’appartamento già individuato in precedenza. A quel punto si sono posizionati fuori dall’abitazione ed hanno bloccato l’uomo entrato poco prima dopodiché hanno fatto irruzione sorprendendo all’interno un terzo cittadino.
Sul pavimento erano sparse diverse dosi di cocaina, gettate dal primo fermato alla vista dei poliziotti. Altro stupefacente, in parte confezionato, in parte da confezionare, è stato ritrovato sul tavolino a cui erano seduti gli altri due.
I poliziotti hanno sequestrato 57 dosi già pronte, 4 involucri con polvere bianca e 250 piastre solide per il confezionamento per un peso complessivo di 92,87 grammi di cocaina.
Sequestrati anche tutto l’occorrente per il confezionamento ed il taglio della droga, 990 euro in contanti e diversi telefoni cellulari che hanno continuato a squillare durante tutto l’intervento.
I tre sono stati portati in Questura per gli atti di rito, poi condotti nel Carcere di Marassi dove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.