Imperia – Continuano le operazioni di disinquinamento del gasolio sversato in mare nel bacino di Porto Maurizio e proseguono sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Imperia coadiuvata da uomini e mezzi delle società GoImperia e Transmare. Come si apprende da una nota stampa della stessa Capitaneria di Porto di Imperia, la macchia oleosa è quasi del tutto contenuta dalle panne assorbenti e limitata ad una ristretta area. Tuttavia, a causa del gioco delle correnti portuali è possibile che vi siano ancora delle iridescenze in altre parti del bacino portuale e che alcune altre macchie finite al disotto della banchina, ed al momento non visibili, possano essere sospinte di nuovo al centro del bacino per il variare della corrente. Le operazioni di disinquinamento sono in corso anche oggi, ma sono rese complesse dalla difficoltà di manovra in vicinanza della banchina e delle altre unità ormeggiate.
Mentre proseguono i lavori di bonifica, l’attività investigativa del Nucleo Operativo di Difesa del Mare della Guardia Costiera ha consentito di individuare lo Yacht dal quale si è originato l’inquinamento. Si tratterebbe di un’unità ormeggiata in Calata Anselmi e battente bandiera dell’Isola di Man. I militari hanno dunque deferito all’Autorità Giudiziaria il comandante P.S.J., australiano di 45 anni, ed il motorista, S.C.A. neozelandese di 29 anni: per entrambi l’accusa è di inquinamento del mare, un reato punito, nei casi più gravi, con l’arresto da 6 mesi a 3 anni e con la sanzione pecuniaria da 10mila a 80mila euro.