Genova – Ancora abbattimenti di palme nel quartiere di Pegli dove sono in corso i tagli degli esemplari che da decenni facevano parte del panorama della piazza della stazione ferroviaria.
Tra le proteste dei residenti e degli esperti del settore, le palme vengono abbattute una dopo l’altra perché attaccate dal terribile punteruolo rosso. Una infestazione che è possibile curare e prevenire al costo di un centinaio di euro ogni triennio ma che il Comune di Genova non effettua perché considerato “inefficace” nonostante ci siano esperti in grado di dimostrare, proprio a Genova, la Aggiormapresenza di centinaia di esemplari “indenni” proprio grazie ai trattamenti sviluppati negli ultimi anni.

Nell’imbarazzante silenzio delle istituzioni vengono abbattute piante che hanno impiegato decenni (forse addirittura un secolo) per crescere nelle dimensioni attuali e che, secondo gli esperti, potevano e possono essere “salvate”.
A ribadirlo, tra gli altri, è Marco Corzetto, esperto botanico, insegnante in un istituto specializzato e titolare di una società specializzata in questo tipo di interventi.

“Seguo centinaia di palme in tutta Genova e non solo e ho risultati ottimi con costi risibili – spiega Corzetto – posso dimostrare in qualunque momento l’efficacia della tecnica sviluppata e che necessita semplicemente di costanza e di attenzione”.

Il trattamento viene effettuato da anni in tutta la Liguria e dove viene seguito ha portato alla salvaguardia di palme monumentali.

“E’ incredibile che si facciano scomparire piante che hanno caratterizzato il panorama della nostra città e di molte località turistiche della Liguria per almeno un secolo – prosegue Corzetto – e tutto perché ci sarebbero costi elevati. Si tratta di circa 100 euro a pianta per due trattamenti annuali, a giugno e in autunno. Il costo dell’abbattimento, dello smaltimento e dell’obbligatoria sostituzione con una nuova pianta è enormemente più alto. Si tratta solo di scuse”.

(foto Facebook)

Aggiornamento delle 14,00 

Il Municipio VII Ponente non era al corrente dell’intervento che è stato deciso dal Comune.

“Non eravamo informati degli abbattimenti previsti – spiega Matteo Frulio, assessore con delega al territorio del Municipio VII Ponente – Ora sappiamo che le palme abbattute saranno molte ma chiederemo al tecnico che segnala la possibilità di salvare le piante se può partecipare ad una riunione per spiegarci come si potrebbe intervenire e, se possibile, lo faremo”.

Nel frattempo i pegliesi si domandano se non sarebbe meglio sospendere tutti gli abbattimenti sino a quando non sarà chiarito se è possibile salvare o meno le palme tanto amate.