Genova – I Bagni comunali Janua – o quello che ne restava – sono stati abbattuti con una ruspa e non torneranno più. Fine di un’epoca storica per i celebri bagni comunali di Vesima, nell’estremo ponente, e fine delle attività sociali che lo stabilimento garantiva a molte realtà che operano nel mondo del sociale nel ponente genovese.
Un’enorme ruspa è scesa sulla spiaggia e ha inferto il “colpo di grazia” ad una struttura che già da anni mostrava tutto il peso dei suoi anni e senza che il Comune di Genova mostrasse interesse per un recupero non solo possibile ma anche doveroso.
La demolizione ha scatenato anche diverse polemiche per la vicinanza con la quale l’enorme mezzo da lavoro operava tra bagnanti e operai.
I Bagni Janua erano in crisi da tempo. Via via era stato diminuito il numero delle cabine e del personale e nonostante richiamasse un numero elevato di utenti, è stato apparentemente messo in disparte.
Il crollo di parte della struttura, avvenuto con la mareggiata dell’ottobre scorso, ha dato il colpo di grazia e dopo mesi di chiusura dello stabilimento e dell’area, non senza polemiche per la relativa semplicità con cui era possibile accedere comunque al relitto dello stabilimento, arriva la demolizione.