L’impalcato varato in mattinata

Genova – Varata in quota questa mattina la seconda maxi-campata in acciaio da 100 metri del nuovo Ponte di Genova. 

Il tratto di impalcato posizionato è quello che scavalca il torrente Polcevera, issato tra la pila 9 e la pila 10.

L’impalcato, pesante circa 2000 tonnellate, è stato issato a 40 metri di altezza.

Questo rende il ponte visibile sullo skyline genovese a 650 metri.

Le dimensioni della struttura in acciaio hanno richiesto l’utilizzo di speciali apparecchiature, gli strand jack, capaci di garantire la salita della campata di 5 metri all’ora, ma anche di particolari operazioni preparatorie dovute anche al peculiare posizionamento dell’impalcato, a cavallo del Polcevera.

È stato infatti necessario intervenire direttamente nell’alveo del torrente per creare prima, e ripristinare negli scorsi giorni a seguito del maltempo, l’isola artificiale che ha sostenuto i carrelli per la movimentazione dell’impalcato.

Operazioni che vanno avanti a pieno ritmo nel rispetto delle precauzioni e delle misure di sicurezza per i lavoratori e che vedono in campo, nei momenti di picco, fino a 600 persone, oltre 1000 se si considera anche l’indotto. 

Un impegno comune su numerose attività in parallelo: dall’assemblaggio a terra delle campate, alle operazioni sugli impalcati già in quota per il montaggio degli impianti e per le molature delle componenti accessorie come carter, velette e predalles.

Alberto Maestrini, presidente di PERGENOVA, ha dichiarato: “In un momento tanto difficile per tutta l’Italia, voglio ringraziare tutti coloro che, lavorando in modo instancabile, hanno reso possibile questo nuovo traguardo nella realizzazione del nuovo Ponte, dando ancora una volta una concreta testimonianza delle capacità dell’industria italiana”.

 Gli ha fatto eco Nicola Meistro, amministratore delegato di PERGENOVA: “Un’operazione dall’altissimo valore simbolico che avvicina la restituzione del nuovo Ponte ai cittadini. Il lavoro ininterrotto delle 600 persone all’opera dimostra come Genova e l’Italia intera non si siano mai arrese e come trovino sempre la forza di reagire. Una forza che deriva dallo spirito di collaborazione e dal senso di responsabilità di cui gli italiani stanno dando prova anche in questo momento”.