Los Angeles (California) – La musica ha perso un altro dei suoi mostri sacri.
Eddie Van Halen, storico chitarrista e fondatore dei Van Halen è morto martedì mattina dopo una lunga battaglia contro il cancro alla gola che lo aveva colpito alcuni anni fa.
Van Halen, nato in Olanda ma cresciuto a Pasadena, in California, aveva fondato il celebre gruppo insieme al fratello Alex, batterista.
A loro si erano uniti David Lee Roth, il cantante, e Michael Anthony, bassista, esplodendo già dalle prime esibizioni.
Da tutti ritenuto una sorta di alieno della chitarra, Eddie Van Halen viene ricordato per singoli come “Jump” e per la capacità di impressionare con assoli e virtuosismi rock.
A lui si deve anche l’assolo famosissimo di Beat It, il singolo di un allora esordiente Michael Jackson, datato 1983.
Una carriera unica e un’abilità musicale fuori dagli schemi a cui hanno fatto il paio numerosi problemi di salute e gli eccessi della vita da rockstar, da cui Eddie aveva deciso di ripulirsi nel 2007, uscendo dalla rehab completamente ripulito.
A dare la notizia della morte del rocker è stato il figlio Wolf tramite un post su Twitter.
“Non posso credere di scrivere questo, ma mio padre, Edward ha perso la sua lunga battaglia contro il cancro questa mattina.
E’ stato il miglior padre che potessi desiderare. Ogni momento che ho condiviso con lui, sul palco e fuori dal palco sono stati un vero e proprio dono. Ho il cuore spezzato e penso non mi riprenderò mai completamente del tutto”.
— Wolf Van Halen (@WolfVanHalen) October 6, 2020