Genova – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta riferendo a proposito della situazione dell’infezione da Coronavirus in Italia e sulle nuove misure per contrastare il Covid-19.

Dopo giornate intense per stilare le nuove linee guida e cercare di arrestare la curva del contagio che sta dilagando in tutta Italia, il tanto atteso lockdown non sarà nazionale ma terrà conto delle criticità delle singole regioni.

Durante il suo discorso alla Camera, il presidente del Consiglio ha elencato alcune misure che invece riguarderanno tutto il territorio italiano.

Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi; potranno rimanere aperti solamente alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole, anche posti all’interno dei centri commerciali stessi.

Come annunciato dal ministro Franceschini ieri, viene confermata la chiusura di musei e mostre. Limitazioni anche per la capienza massima degli autobus che potranno viaggiare al 50% della loro capienza.

Sarà possibile anche la limitazione agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio.

Si potrà viaggiare solo in caso di comprovate esigenze lavorative, motivi di studio, motivi di salute e comprovata necessità.

Saranno poste limitazioni anche alla circolazione delle persone, salvo le medesime eccezioni che riguardano gli spostamenti tra regioni.

Sarà valutata anche la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado possano passare integralmente alla didattica a distanza come misura temporanea.

Le misure restrittive che saranno poste in essere terranno in considerazione anche il coefficiente di rischio e per questo saranno graduate in base all’andamento epidemiologico dell’area.

Si attendono le decisioni delle risoluzioni che saranno votate dalla conferenza delle regioni e dalle proposte che le stesse hanno fatto.

Il premier Conte ha ribadito: “In questo snodo così critico, il principio ispiratore della nostra azione resta lo stesso: la priorità del diritto alla salute che costituisce la necessità del godimento di tutti gli altri diritti.

Siamo consapevoli della rabbia, della stanchezza e del senso di frustrazioni dei cittadini. Siamo coscienti delle profonde ripercussioni che le restrizioni avranno sull’attività economica, sulla produzione e sui redditi. Per questo chiediamo a tutti collaborazione.

Non vi può essere alcun dubbio tra salute ed economia. Quanto più saremo efficaci nel piegare la curva dei contagi, tanto più saremo veloci e rimuovere le restrizioni.

Restiamo uniti, anche in questo momento”.