via Gandin Marassi cedimentoGenova – Una frana in movimento da decenni e una fessura in un muraglione che preoccupa i residenti dei palazzi di via Gandin, sulle alture di Marassi. A lanciare l’allarme i residenti che, da anni, chiedono che il Comune, proprietario delle aree sottostanti, metta definitivamente in sicurezza un fronte franoso che minaccia le case soprastanti ma anche il percorso del rio Fereggiano, che scorre più in basso.

A preoccupare i residenti un nuovo cedimento del manto stradale di via Gandin già oggetto di smottamento alcuni anni fa. Il piano stradale si è pericolosamente abbassato e si è formato un avvallamento a ridosso dei new jersey sistemati in zona da anni per delimitare un’area nella quale non si può parcheggiare.
Al di sotto, nel muraglione di cemento armato realizzato all’epoca della costruzione dei condomini, si è aperta una larga fessura che potrebbe indicare che qualcosa di molto pericoloso è in atto nel sottosuolo.
Secondo i residenti i tecnici del Comune, più volte sollecitato attraverso il Municipio, non passano spesso a controllare la situazione.

“Ad ogni temporale un pò più abbondante abbiamo il terrore di un cedimento – spiegano i residenti – e di un crollo che potrebbe essere disastroso visto che sopra sono presenti interi condomini. Ci aspetteremmo un monitoraggio attento della situazione e, invece, qui non si vede nessuno o, perlomeno, nessuno ci informa degli sviluppi”.

Il timore di una frana è tutt’altro che esagerato visto che il versante a monte del Fereggiano ha una forte pendenza e molte delle fasce in muratura a secco sono franate negli anni e nessuno le ha ripristinate.
Anni fa un grosso movimento franoso aveva minacciato di ostruire il corso del torrente che è già tristemente noto per le alluvioni che ha provocato più a valle e per la morte di diverse persone.

“Se dovesse franare il terreno in una giornata di emergenza – proseguono i residenti – e si dovesse ostruire il letto del torrente, si rischia una catastrofe e ci aspetteremmo qualche attenzione in più da parte di chi dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini”.

“Sul terreno lavorano delle persone che fanno orti e scavano e “sistemano” il terreno – dicono i residenti – ma non sappiamo nemmeno se sono persone autorizzate o abusivi che si sono semplicemente impossessati di una parte del terreno che ci risulta essere del Comune”.