coronavirus, provettaGenova – Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Legge con le nuove misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus.

Un incontro di poco più di un’ora che ha stabilito le regole in vigore dal 15 marzo al 6 aprile.

Stop alle zone gialle. Tutte le regioni d’Italia, eccezion fatta per la Sardegna che rimane in fascia bianca, saranno arancioni o rosse con limitazioni a spostamenti e nelle aperture di negozi, bar e ristoranti.

Per entrare nella fascia di rischio più alta, oltre all’indice Rt superiore a 1,25 basterà anche l’incidenza dei casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti, limite che farà scattare automaticamente le restrizioni maggiori.

I dati presi in considerazione saranno quelli della settimana precedente, accogliendo la richiesta fatta da diversi tecnici.

Zone rosse e misure già restrittive potranno essere decise anche da Regioni e Province autonome, come già accaduto nelle ultime settimane.

Dal 15 marzo al 2 aprile e per la giornata del 6 aprile, nelle regioni di fascia arancione sarà consentito lo spostamento in ambito comunale verso un’abitazione privata, una volta al giorno, per due persone oltre a quelle conviventi nella fascia oraria compresa tra le 5.00 e le 22.00.

Rimarranno esclusi dal conteggio i minori di 14 anni, i disabili e i non autosufficienti.

Per le giornate del 3, 4 e 5 aprile in tutto il territorio nazionale saranno in vigore le regole da zona rossa. Rimarrà consentito lo spostamento all’interno delle regioni come consentito in zona arancione, deroga decisa per la festività.

Intanto prosegue la campagna di vaccinazione.

Dopo il ritiro del lotto di vaccino AstraZeneca per i controlli del caso, segno che la farmacovigilanza si mantiene molto alta, il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo durante il Consiglio dei Ministri ha fatto sapere che negli ultimi due giorni sono state 400mila le dosi di vaccino effettuate.

Anche il presidente della Regione Giovanni Toti, tramite un post sulla sua pagina Facebook, ha commentato le nuove disposizioni.

“Con il Decreto approvato oggi dal Governo – ha scritto il governatore – la zona gialla sparisce di fatto dall’Italia. Tutto chiuso fino a Pasqua, che, come Natale, sarà blindata. Ora, il momento è difficile in molte zone del Paese, ma non credo che misure generalizzate su tutto il territorio nazionale aiutino a sconfiggere il Covid. Resto convinto che siano più utili misure mirate nelle zone in cui la pandemia picchia più duramente e che, dove invece è possibile, sia necessario lasciare un po’ di libertà all’economia e alle persone.
Il Decreto Pasqua invece non è molto diverso dal Decreto Natale del precedente Governo. Ristoranti e bar chiusi, palestre e piscine chiuse, altro che riapertura di teatri e cinema prevista dal Decreto approvato solo pochi giorni fa. E purtroppo nessuna sburocratizzazione per accelerare la campagna vaccinale.
Ripeto, la situazione in molte regioni è tornata difficile, ma questa non è una giustificazione. Le varianti ci sono, in Liguria la variante inglese ormai è dominante, ma secondo i nostri esperti non sta producendo un significativo cambiamento nei ricoveri. E ancora, anche questa volta, non c’è nessuna valutazione economica delle misure prese, né indicazioni precise circa i ristori, che devono essere tempestivi e retroattivi.
Senza minimizzare e senza banalizzare, non credo che un Decreto che cancella ogni minima speranza di poter aprire e lavorare anche dove le cose non vanno così male aiuti in questo momento il Paese”.