Genova come Firenze nella battaglia per chiedere e ottenere una normativa nazionale che preveda l’obbligo del casco e della targa per chi viaggia sui monopattini elettrici.
La proposta arriva direttamente dal Comune di Genova e dall’assessore ai Trasporti Matteo Campora e potrebbe approdare in consiglio comunale contando su una maggioranza trasversale vicina alla unanimità.
Come la città di Firenze, che ha approvato un regolamento poi bocciato dal Tar, anche Genova vorrebbe regolamentare l’uso dei nuovi mezzi a motore elettrico che stanno aumentando considerevolmente sulle strade genovesi e non.
Mezzi “smart” che troppo spesso fanno rima con “furbetti” visto che, accanto ad un uso regolare e rispettoso delle regole, si va espandendo una sorta di “liberi tutti” dove i monopattini sono intesi come mezzo che può andare ovunque e senza regole piuttosto che un supporto agevole per gli spostamenti in città, lungo le piste ciclabili e nel rispetto del codice della strada.
Dietro l’angolo, però, c’è la protesta dei gruppi di cittadini che chiedono che l’iniziativa venga estesa anche alle biciclette. Casco obbligatorio e targa di identificazione per evitare la stessa deriva “furbetta” ma anche per tutelare quanti rispettano il codice della strada e lo vedono violare proprio da chi di solito chiede “rispetto”.
I gruppi social che pubblicano quotidianamente immagini di palesi violazioni del codice della strada sono numerosi e ci si domanda perché un monopattino debba essere regolamentato mentre una bici che viaggia nel traffico, può causare o essere coinvolta in incidenti e deve rispettare le regole, debba essere invece “esonerata” dalla regolamentazione.