Green passGenova – Musei e strutture turistiche della Liguria annunciano l’obbligo di Green pass per entrare e su social scattano insulti e persino minacce del popolo No Green Pass.
Una dopo l’altra le strutture turistiche della Liguria annunciano sui social che, in osservanza delle disposizioni di legge (è quindi un obbligo), dal 6 agosto potranno aprire le porte solo ai possessori di Green pass che certificano l’avvenuta vaccinazione e sulle pagine social e sui Media che ne danno informazione scattano gli insulti e persino le minacce.

Sempre più alta la temperatura dello scontro, fortunatamente solo verbale, tra favorevoli e contrari al Green pass per accedere alle strutture ma anche a Ristoranti e locali.
La misura della “febbre” è data dai social dove la reazione agli annunci è molto forte e spesso sfocia in insulti gratuiti per chi non può far altro che rispettare le regole e addirittura minacce e auguri di chiusura.

Uno “scontro” fomentato da fake news, falsi profili che sembrano “guidare” una presunta rivolta anti Green pass e vere e proprie campagne di “squadrismo social” contro chi non fa altro che dare informazione di provvedimenti che è tenuto a rispettare per Legge.
Un fenomeno su cui occorrerebbe indagare a fondo per scoprire chi sta soffiando “sul fuoco” e per quale obiettivo più o meno democratico.

Non si comprende infatti che responsabilità potrebbe avere un direttore di Museo o il titolare di un ristorante o di un locale nell’applicare una norma emanata dallo Stato e che, se disattesa, sarebbe causa di gravi sanzioni o, peggio, della chiusura.