protesta genitori disabili regione LiguriaGenova – In Liguria occorrono sino a 8 mesi per veder riconosciuta una disabilità con la Legge 104 e a Genova si concentra il maggior numero dei problemi con le liste di attesa infinite per la “presa in carico” del sistema sanitario nazionale per le terapie salvavita e i genitori dei bambini con disabilità hanno “convocato” i candidati sindaco in corso per le elezioni del 12 giugno per avere delle risposte chiare.
L’appuntamento è fissato per lunedì 11 aprile, alle 20,30, alla sala Cap di via Albertazzi per
confrontarsi sull’emergenza disabilità.
L’incontro verrà convocato nelle prossime ore da Marco Macrì, genitore di un bimbo disabile che a ottobre aveva organizzato una manifestazione in piazza De Ferrari, sotto la sede della Regione, per protestare contro le infinite liste di attesa per le terapie di riabilitazione. L’invito, racconta lo stesso Macrì all’agenzia Dire, arriverà al sindaco Marco Bucci, al suo principale antagonista Ariel Dello Strologo, agli altri candidati Mattia Crucioli – che ha già presentato una interpellanza parlamentare sull’argomento (vedi VIDEO), Antonella Marras e Cinzia Ronzitti, ma anche al governatore Giovanni Toti e al presidente e vicepresidente della
commissione Sanità del consiglio regionale, Brunello Brunetto e Gianni Pastorino.
All’evento parteciperanno anche associazioni, operatori del settore, sindacati, genitori e rappresentanti politici.

“Nella sola Asl 3 genovese- fa il punto Macrì- ci sono seicento pratiche in attesa di riconoscimento della legge 104: ci vogliono 248 giorni per l’erogazione dell’istituto che, per
legge, dovrebbe essere dato entro 120 giorni. Insomma, otto mesi invece di quattro. E l’Asl 3 genovese è l’unica in tutta la regione che non ha ancora ripreso le visite in presenza, dopo l’emergenza covid”.

Il tema è stato esposto anche ieri pomeriggio in Senato dal parlamentare genovese dell’Alternativa e candidato sindaco anti Draghi, Mattia Crucioli.
In questo contesto, in seguito anche alle pressioni del Garante regionale dei diritti dell’infanzia, Francesco Lalla, il Comune ha deciso di accettare temporaneamente le autocertificazioni dei genitori per la disabilità dei figli in funzione dell’iscrizione a scuola.

“Ma adesso bisogna capire che cosa succederà a settembre, se i bambini saranno ancora sprovvisti della 104 definitiva a causa dei ritardi del sistema sociosanitario: i servizi previsti saranno erogati lo stesso o no?”, chiede Macrì. Quello del riconoscimento della legge 104,
però, non è l’unico punto dolente. La seconda grave carenza, da tempo sottolineata da Macrì, riguarda le lunghe liste di attesa per le prestazioni riabilitative. Erano 1.200 le famiglie in coda a ottobre, restano più di mille cinque mesi dopo.

“Il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti – prosegue Macrì – aveva promesso di investire in due tranche 2,2 milioni più altri 1,5. Al momento, sono stati investiti solo circa due milioni, che hanno consentito di portare a terapia circa 150 persone. Ma ne restano più di mille in attesa”.

La Regione aveva annunciato anche l’assunzione di nuovo personale per aumentare le prestazioni erogate direttamente dal servizio pubblico per snellire le liste del privato
convenzionato.

“Le assunzioni promesse sono state fatte- spiega Macrì- ma non è cambiato quasi nulla. Semplicemente, le liste d’attesa si sono spostate sul servizio Cup. Basti pensare che,
dal primo marzo al 17 marzo, nel solo distretto 10 della Valpolcevera, si è accumulata una coda di cento bambini”.