carcere cella sbarreLa Spezia – Sarà l’autopsia disposta dal magistrato che segue il caso e le indagini delle forze dell’ordine aperte dopo il misterioso decesso a far luce sulla morta di un giovane detenuto avvenuta in una cella del cercare di La Spezia.
L’uomo sarebbe morto dopo aver inalato il gas di una bomboletta “da campeggio” usata nel carcere per scaldare vivande ma anche per “sniffarla” a scopo stupefacente.
A fare il macabro ritrovamento gli agenti della polizia penitenziaria che hanno subito dato l’allarme e hanno tentato inutilmente di rianimare il giovane.
Accanto al corpo esanime una bomboletta di gas e questo particolare ha fatto pensare ad un malore a seguito di “sniffo” o ad una fatalità ma non viene esclusa al momento nessuna altra ipotesi.
Il sindacato della polizia penitenziaria denuncia da tempo l’assenza di un direttore titolare e più volte è stato chiesto di vietare l’uso delle bombolette in carcere anche perché vengono usate anche come “arma” o per dare fuoco alle celle per protesta.
Le indagini chiariranno come si sono svolti i fatti e le eventuali responsabilità