Genova – Uomini armati di fucile “a spasso” nel greto del torrente Bisagno. La segnalazione rimbalza sui social e sta mettendo in allarme il mondo ambientalista e le associazioni che lottano per difendere i cinghiali che hanno scelto quell’habitat per vivere.
Al momento sembra che si sia trattato solo della cattura di un grosso cinghiale ferito ad una zampa e che sarebbe stato narcotizzato sabato pomeriggio all’altezza di corso Galliera ma c’è chi teme che si tratti di un “assaggio” di quanto si attende da un momento all’altro, ovvero la cattura (nella migliore delle ipotesi) degli oltre 100 ungulati che da tempo vivono nel greto del torrente. Un provvedimento reso ancor più urgente dall’epidemia di peste suina e dal ritrovamento, vicino al casello autostradale di Genova Est, a Staglieno, di una carcassa positiva al virus.
A scatenare le preoccupazioni il passaggio di un furgone con persone armate nella zona dove poi è stato catturato il cinghiale ferito.
Secondo le ricostruzioni di alcuni si è trattato di un vero e proprio “sopralluogo” mentre si sarebbe trattato di persone autorizzate e armate solo di fucili che sparano anestetico e l’unico cinghiale che verrà colpito è quello malato e che è già stato portato via.
Le rassicurazioni non tranquillizzano i tanti ambientalisti che temono per la vita dei cinghiali nel Bisagno e sui social c’è chi organizza turni di sorveglianza per avvisare in caso di arrivo di altre persone armate.