Genova – La guerra in Ucraina è molto più “vicina” ai genovesi di quanto non si creda e, in particolare, minaccia da vicino il patrimonio storico e culturale lasciato dai genovesi, nel medioevo, sulle sponde del Mar Nero. A Feodosia, ad esempio, la Repubblica marinara di Genova aveva avamposti militari e commerciali e ora le fortificazioni costruite all’epoca rischiano di essere bombardate dai russi.
A denunciarlo, chiedendo interventi in difesa dei monumenti, l’associazione Italia Nostra.
In greco antico ‘eirene’ significa ‘pace’ e sembra un presagio beneaugurante che già anni fa, ben prima della deflagrazione del conflitto in Ucraina, Italia Nostra abbia scelto proprio questo nome per identificare un progetto culturale internazionale di alto valore scientifico che riguarda in particolare la martoriata area meridionale di quel Paese oggi in guerra, quella che si affaccia sul Mar Nero e che, nella sua storia millenaria, ha avuto anche, nel Medioevo, una fase di dominio coloniale commerciale della Repubblica di Genova, che qui insediò empori, costruì città e attrezzò porti per gli scambi di merci nel Mediterraneo.
Il patrimonio storico monumentale lasciato in eredità dalla dominazione genovese, che aveva la sua capitale coloniale a Caffa in Crimea, consta in particolare di numerosi sistemi di fortificazione, che sono stati studiati dal progetto Eirene condotto dal prof. arch. Giovanni Spalla, consigliere di Italia Nostra Genova, che riguarda tutte le tracce di fortificazioni genovesi in Europa e che sarà presentato sabato 28 maggio 2022 alle 16.30 presso l’Accademia Ligure di Scienze e Lettere nel piano ammezzato di Palazzo Ducale, prima dell’inizio dell’assemblea dei soci della sezione genovese di Italia Nostra.
“Nella tragica attualità della guerra – dichiara Vincenzo Lagomarsino, presidente di Italia Nostra Genova – richiamare il progetto Eirene significa invocare la necessità di preservare, oltre alle vite umane, anche i monumenti storico-culturali minacciati di distruzione o danneggiamento: le fortificazioni genovesi sul Mar Nero sono un patrimonio culturale da difendere strenuamente come memoria della storia genovese nel mondo e come Italia Nostra siamo fortemente impegnati da anni per questo obiettivo, grazie all’iniziativa avviata e guidata dal prof. Spalla. Facciamo appello a tutti i genovesi affinché sostengano la nostra associazione che, con scarsi mezzi a disposizione, lotta strenuamente per tenere viva la memoria materiale del grande passato di Genova, non solo in luoghi lontani ma anche nella stessa città. Per difendere il patrimonio culturale lasciato in eredità dai nostri antenati è necessario il sostegno anche economico dei genovesi, per questo invitiamo caldamente tutti ad iscriversi alla nostra associazione e, se qualcuno volesse impegnarsi più a fondo, a dedicare qualche ora del proprio tempo a collaborare alle nostre attività. Salvare anche una piccola testimonianza del passato dall’abbandono, dall’incuria e a volte ahimé dalla distruzione è una grande soddisfazione, che ripaga ampiamente l’impegno profuso”.