Agcom autorità garante per le comunicazioni
La Regione Liguria è stata sanzionata dall’AgCom per aver violato il silenzio elettorale con l’iniziativa “Tour Sanità 2022” e “Infrastrutture Liguria”.
Il procedimento è scattato su segnalazione della Lista Sansa e del capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi con due esposti. Secondo l’autorità garante l’iniziativa e le relative affissioni della Regione avrebbero violato le regole sulla parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali.

“Tutto è partito da due esposti e da due interrogazioni della nostra lista e del Pd – spiega Ferruccio Sansa – Nelle settimane decisive della campagna elettorale Genova, La Spezia e la Liguria sono state tappezzate di manifesti con il logo della Regione (quindi pagati con soldi pubblici) che magnificavano i risultati ottenuti in materia di sanità e opere pubbliche dalla Giunta Toti. A nostro avviso questa era propaganda elettorale pagata con denaro dei contribuenti”.

“Nella sanzione dell’AgCom viene scritto che l’iniziativa della Regione non era né indispensabile né impersonale, quindi, come avevamo fatto emergere noi, si sarebbe trattato di un’operazione di propaganda ad un soggetto politico (Toti & Co.) durante il periodo di silenzio elettorale – sottolinea Sansa -. Sullo sfondo di tutto torna il tema decisivo del condizionamento decisivo dei soldi per la politica e le campagne elettorali in Liguria. C’è il fiume di denaro privato dei finanziatori di Toti e Bucci (spesso gli stessi soggetti che hanno chiesto a Regione e Comune autorizzazioni, concessioni e convenzioni per supermercati, sanità privata, operatori marittimi o gestione rifiuti) e c’è anche il denaro pubblico che viene speso dal centrodestra per farsi propaganda politica”.

Dopo la sanzione dell’AgCom, però, ecco la beffa. “L’autorità garante ha obbligato la Regione a pubblicare sulla home page del sito istituzionale la sentenza – spiega Sansa –. Toti & Co. l’hanno pubblicata, piccola piccola, mettendo subito sopra in bella mostra le pubblicità sanzionate su sanità e infrastrutture”.

In una nota diffusa dalla Lista Toti si legge la replica

Attaccano dicendo che l’Autorità Garante delle Comunicazioni avrebbe “sanzionato” la Regione per “propaganda elettorale con soldi pubblici” a proposito delle campagne informative sulla Sanità e sulle Infrastrutture.
L’intervento dell’Agcom non contesta in alcun modo il contenuto di tali campagne informative, ma l’uso del logo della Regione.
La comunicazione istituzionale non verrà mai meno come lui auspica, perché siamo convinti che sia un dovere informare i cittadini di ciò che viene fatto e delle opportunità che si creano con l’attività dell’amministrazione. Regione Liguria avrebbe anche potuto impugnare la delibera e valutare nel merito la correttezza della campagna, ma per rispetto dell’Autorità ha preferito prenderne atto.
Quanto al consigliere Luca Garibaldi e al Pd, li invitiamo semplicemente a chiedere spiegazioni al loro segretario regionale, Valentina Ghio, che come sindaco di Sestri Levante si è già vista muovere due volte gli stessi rilievi dall’Agcom.
Ci hanno mai visto contestare queste presunte “sanzioni” dell’Agcom alla loro diretta superiore? Capiamo d’altronde che per i doppiopesisti di professione la coerenza sia una prerogativa difficile da reperire.