carabinieriGenova – Prima sono volati gli insulti e le minacce e poi, in breve, si è passati ai fatti con una vera maxi rissa tra gruppi di minorenni stranieri senza genitori e di diverse etnie ospiti del centro di Castelletto.
L’allarme è scattato quando il personale della struttura di passo all’Acquedotto si è accorto delle urla e del frastuono che arrivava da uno dei piani del centro. Subito sono partite le chiamate al 112 ma i carabinieri intervenuti hanno chiesto e ottenuto il supporto della polizia per il numero di giovanissimi coinvolti nella maxi rissa.
Due diversi gruppi di ragazzi di provenienza diversa, tra nord Africa e Albania, si sono scontrati per futili motivi dopo tensioni che durano da settimane ma che, per la scarsità del personale interno ma anche dei servizi sociali, non si è riusciti a sopire.
I ragazzi si sono affrontati a calci e pugni e poi hanno preso gli estintori anti incendio e li hanno aperti causando una nube di materiale che ha reso velocemente irrespirabile l’aria nella struttura.
A questo punto sono arrivati anche i vigili del fuoco con le attrezzature idonee ad arieggiare l’istituto e a poter entrare con respiratori a cercare eventuali feriti.
Ed il bilancio dello scontro è rilevante: ben sette minorenni sono finiti in ospedale con ferite di vario genere e un principio di intossicazione per gli estintori.
Ancora una volta emerge in tutta la sua forza il problema dei minorenni non accompagnati che arrivano nel nostro Paese senza genitori e senza persone adulte ad occuparsene.
La maggior parte di loro si integra perfettamente con programmi di sostegno e di aiuto e di scolarizzazione ma i fondi sono limitatissimi e non tutti i minori ricevono l’assistenza che un ragazzino necessità per l’educazione e per l’istruzione e così, spesso, cadono vittima della delinquenza e delle bande di ragazzi più grandi che li avviano allo spaccio, alla violenza o li “arruolano” in bande di bulletti di quartiere.
Un fenomeno che va affrontato con rigore ma anche e soprattutto dando a chi lavora al contrasto del fenomeno i fondi necessari a aiutare tutti i ragazzi, senza esclusione alcuna.
Il prezzo da pagare, in caso contrario, lo pagherà tutta la collettività con episodi come questo o con il fenomeno delle baby gang dedite allo spaccio e alla micro-criminalità.