aiuola piazzaDe Ferarri cinghialiGenova – I cinghiali devastano le aiuole curate da Aster e mettono a rischio i disegni floreali delle celebri “caravelle” di piazza della Vittoria, uno dei simboli della città.
Non solo incidenti causati dalla presenza di cinghiali per strada e cassonetti ribaltati dagli ungulati durante le loro scorribande notturne, a Genova gli animali hanno preso di mira anche le aiuole e, cercando vermi e insetti, “arano” letteralmente le aree verdi.
In piazza della Vittoria sono a rischio i disegni floreali che caratterizzano le aiuole “in pendenza” sul lato della Questura e del Liceo Classico D’Oria.
I cinghiali l’hanno presa di mira e quasi tutte le notti scavano tra le aiuole devastando le piante e distruggendo i disegni.

“Nuove complicazioni per il giardiniere A.S.Ter. – scrive l’azienda sulla sua pagina Facebook (e questa volta hanno quattro zampe!) : fra le cure dedicate alle fioritura della Foce, ormai quasi quotidianamente, infatti, si presenta la necessità di ripristinare le fioriture rovesciate dai cinghiali durante la notte.
Irreparabili i danni arrecati a moltissime piante, senza contare che le scorte di nuove fioriture sono esaurite a causa della stagione avanzata: purtroppo, in conseguenza di queste incursioni all’ordine del giorno, i disegni sulla copertura del Bisagno e sulle Caravelle potranno subire modifiche e non essere rigogliose come nelle passate stagioni”.

Alcuni coltivatori diretti fanno però notare che le “arature” riguardano sempre la zona delle piante e suggeriscono che possa esserci un “motivo” se i cinghiali concentrano solo in quella zona la loro attenzione.
A richiamarli potrebbero essere succulenti vermetti e insetti a loro volta attirati da abbondanti dosi di concimi, per così dire, “naturali”.
Qualcuno suggerisce di tentare con concimi chimici o perlomeno di usare stallatico molto ben stagionato e che abbia perso odore, altro richiamo per i cinghiali.
Un tentativo che merita la pena di fare per cercare di salvare i conosciutissimi e ammiratissimi disegni florali.