Vespa Velutina vespa orientalis, Genova, Sestri PonenteGenova – La vespa velutina (al centro nella foto), il calabrone asiatico che si sta diffondendo velocemente anche in Liguria, è stata catturata anche nel territorio del comune di Genova. Un esemplare della vespa, vero killer delle api, è finita in una trappola posizionata da un apicoltore che opera nella zona di Sestri Ponente. Una cattura che dimostra l’efficacia e l’importanza del “trappolaggio” per monitorare la diffusione della pericolosa e aggressiva vespa che ha già messo in ginocchio gli apicoltori del ponente (zona di Imperia) e che sta colpendo duramente anche nella zona di La Spezia e che ora viene segnalata con sempre maggiore regolarità anche nel genovese.
Una vera catastrofe per le api, di cui la vespa killer fa strage, ma anche un pericolo per le persone visto che un nido di vespa velutina può raggiungere la dimensione di un metro di diametro e contenere migliaia di esemplari, particolarmente aggressivi e pronti ad attaccare anche gli esseri umani.
In caso di allergie si rischia uno choc anafilattico anche mortale ma la puntura di più esemplari manda in ospedale anche le persone sane e senza allergie come dimostra la cronaca della vicina Francia, dove l’invasione è iniziata prima e dove ogni anno si registrano decessi e ricoveri in gravi condizioni in ospedale.
La presenza della velutina nel territorio della provincia di Genova era già nota e le associazioni degli apicoltori riconosciute da Regione Liguria (AlpaMiele e Apiliguria) ne erano a conoscenza proprio per l’intensa campagna di monitoraggio consigliata a tutti gli iscritti (e non).Vespa velutina
Esemplari di velutina erano già stati catturati nel corso dell’estate nella zona di Sestri Levante e di Rapallo mentre nella zona del comune di Genova era stata registrata una cattura nel 2020 ma senza ulteriori segnalazioni. Sino ad oggi.
Purtroppo, la nuova cattura evidenzia e conferma che la velutina è già a Genova e la sua presenza, seppur ancora in modesta quantità, deve far scattare l’allarme delle istituzioni e dei Cittadini per iniziare sin da subito azioni concrete per evitare che il numero cresca diventando un pericolo per le api e l’apicoltura ma anche per la popolazione.
Il ritrovamento dell’esemplare nella trappola predisposta dall’apicoltore, infatti, permette di innalzare il livello di allarme prima che la situazione diventi emergenza.
E’ possibile avviare – con il contributo della Regione Liguria, i corsi per formare le squadre di cattura e disinfestazione – e sensibilizzare tutti i Cittadini a semplici pratiche che possono aiutare a combattere precocemente l’invasione.
Tutti, infatti, possiamo preparare bottiglie trappola con semplici contenitori per bevande forate con buchi di circa 2 cm di diametro e riempite di birra (min 4,7 gradi).
Le velutine, infatti, sono attratte dalla birra e finendo nei contenitori muoiono con il doppio risultato di limitarne il numero e di “segnalare” la loro presenza.
Le bottiglie trappola possono essere appese (altezza circa 150 cm) in giardino o sui terrazzi, indipendentemente dalla presenza in zona di api. Occorre svuotare il contenuto ogni 10-15 giorni e verificare se tra le catture ci sono velutine.
Nel caso occorre fotografare l’insetto catturato ed inviare le foto ai recapiti delle associazioni riconosciute da Regione Liguria:
AlpaMiele
Imperia – cell 340 6908070 – email imperiese@alpamiele.it
Savona – cell 331 2049653 – email savonese@alpamiele.it
Genova – cell 349 8302954 – email genovese@alpamiele.it
La Spezia – cell 349 8302954 – email spezzino@alpamiele.it
ApiLiguria
La Spezia – cell 328 8984695 – email laspezia@apiliguria.it
Genova – cell 338 1214132 – email genova@apiliguria.it
Savona – cell 349 6941943 – email savona@apiliguria.it
Imperia – cel 338 9348833 – email apiliguriaimperia@gmail.com

E’ molto importante, specie nel periodo autunnale/invernale, segnalare la presenza di eventuali nidi di vespa velutina.
La forma “a pallone” del nido è caratteristica ed inoltre la velutina sceglie spesso alberi molto alti per nidificare e alla caduta delle foglie le loro “costruzioni” diventano molto visibili e facilmente avvistabili (vedi foto)
vespa velutina bracchettovespa velutina nido
Nel periodo primaverile, ma anche appena le temperature tornano a salire dopo i rigori dell’inverno, si possono invece trovare i “nidi primari”, piccole strutture tondeggianti che sembrano fatte di cartone, e che ospitano la regina e le prime operaie.
Anche in questo caso è particolarmente importante segnalare la loro presenza alle associazioni degli apicoltori (vedi sopra)
I primi nidi vengono invece costruiti in legnaie, baracche, sottotetti e in zone riparate.
vespa velutina nido primario
Nella stessa trappola anche un esemplare di vespa orientalis (vespa a destra nella prima foto), altro insetto “alieno” che si sta diffondendo dalle regioni meridionali verso nord, agevolata dai cambiamenti climatici, e già da tempo segnalato come “stabile insediamento” nella zona di Cornigliano.
Anche in questo caso è consigliabile segnalare la presenza dell’insetto per consentire la distruzione dei nidi per prevenire o comunque rallentarne la diffusione.