Ferrero MassimoGenova – Il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero rivendica la volontà di tornare “in sella” alla società ed annuncia il suo ritorno e il terremoto che ne scaturisce fa scendere sul sentiero di guerra i Tifosi che annunciano per sabato 26 novembre una manifestazione di protesta sotto la gradinata Sud, alle 18,30.
Ore concitate alla Sampdoria dopo i deludenti risultati degli ultimi giorni e colpo di scena con l’intervista di Massimo Ferrero al quotidiano Il Secolo XIX nella quale chiede scusa ai Tifosi per quanto avvenuto e promette di voler tornare a Genova per risollevare le sorti della società e della squadra prima di lasciare definitivamente.
Ferrero vorrebbe rivendicare il suo ruolo di proprietario – la sua famiglia è ancora proprietaria delle quote –  e tornare per una serie di investimenti per risollevare le sorti della squadra per poi venderla nelle migliori condizioni e chiudere definitivamente l’avventura iniziata quando l’ex proprietario Garrone gli aveva ceduto la società.

“Mi auguro di tornare al timone della Samp – ha dichiarato Ferrero – Ci sto lavorando perché il mio obiettivo è quello di cercare di riportarla in un porto sicuro. Negli ultimi mesi la situazione economica e sportiva è precipitata. Voglio mettermi in gioco e devo trovare le risorse economiche per andare avanti fino a fine stagione e per rinforzare la Sampdoria. Ci vogliono innesti di nuovi calciatori nella prossima finestra del mercato di gennaio, secondo me almeno sei. Ma nello stesso tempo bisogna finirla con la guerra”.

E la “tensione” con la Tifoserie è uno dei punti sui quali Ferrero chiede collaborazione.
In pratica una sorta di “tregua” finalizzata al salvataggio della squadra.
Ferrero mette i puntini “sulle i” anche parlando dell’attuale compagine societaria, guidata a un Cda nuovo.

“La verità è che la mia famiglia è proprietaria della società blucerchiata – ha precisato Ferrero – e quindi in tale qualità ho sempre continuato, continuo e continuerò ad interessarmi delle sorti della squadra perché rappresenta nove anni della mia vita”.

La risposta della Tifoseria blucerchiata non si è fatta attendere e la maggior parte dei club ha organizzato una protesta, sabato 26 novembre, sotto la gradinata Sud, alle 18,30.
Forti i toni usati nella convocazione della protesta e questo lascia supporre che la tensione sia destinata a salire ancora – e molto – nei prossimi giorni.

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