Genova – Un esposto alla Magistratura contro ignoti per chiedere che venga aperta un’indagine sull’abbattimento del cinghiale trovato morente sullo zerbino di un appartamento di Quezzi. Ad annunciarlo i volontari dell’associazione Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) a seguito delle notizie diffuse sul ritrovamento del cinghiale che sembrava riposare davanti alla porta di un appartamento di via al Poligono di Quezzi.
A far scattare l’esposto è il convincimento dell’associazione ambientalista che l’animale, che non era malato come hanno accertato le analisi, e dunque non era pericoloso per la salute umana, doveva essere curato e non abbattuto come invece è accaduto.

“Il cinghiale che nei giorni scorsi è stato trovato moribondo su uno zerbino davanti alla porta di un appartamento a Quezzi – scrive Aidaa – non aveva la peste suina e neppure altre malattie. La conferma del fatto che il povero cinghiale non aveva la peste suina arriva dai veterinari dell’ASL 3 di Genova che hanno eseguito degli esami autoptici sulla carcassa del cinghiale”.

Gli ambientalisti si chiedono se, visto che il cinghiale era apparso ferito e dolorante, molto probabilmente per un incidente con un’auto, non sarebbe stato più opportuno curare l’animale invece di abbatterlo dopo averlo narcotizzato per catturarlo.

“Nei prossimi giorni – prosegue la nota dell’associazione – presenterà un esposto alla procura di Genova per chiedere che si faccia chiarezza sulla vicenda. In particolare gli animalisti chiederanno di verificare per quale motivo il cinghiale anziché essere curato è stato invece abbattuto”.