Genova – I lavori per la costruzione dello scolmatore del Bisagno sono ancora in alto mare e il rischio alluvioni resta ben presente e minaccioso sul capoluogo ligure. Il cantiere per lo scavo dell’enorme galleria sotterranea, nella quale scorrerebbe l’acqua in eccesso del Bisagno, sino allo sbocco in corso Italia, alla Foce, è praticamente fermo e rischia di restare tale se non verranno trovati ulteriori 20 milioni di euro (almeno) per pagare le differenze di prezzo previste, originate dall’impennata dei prezzi dei materiali.
Previsti incontri a Roma tra la Regione e il Ministero ma, al momento, ci sono stati solo incontri interlocutivi anche perché il Governo è già in difficoltà a reperire i fondi per le cose già previste – come dimostra il mancato taglio delle accise sui carburanti e il taglio a bonus e reddito di cittadinanza ed un ulteriore esborso di denaro necessiterebbe di altri “correttivi” di Bilancio.
Il cantiere dello Scompatore era stato inaugurato nel 2020 e teoricamente dovrebbe concludere almeno gli scavi entro fine anno.
Vicende giudiziarie e ricorsi lo hanno fermato a più riprese ma il ritardo accumulato potrebbe aumentare se non verranno trovati i fondi aggiuntivi necessari anche per l’acquisto della “talpa meccanica” che potrebbe scavare molto più velocemente la galleria prevista tra via Adamoli a Molassana e corso Italia.
(nella foto la galleria dello scolmatore del Rio Fereggiano)