Genova – Prima notte fuori casa, sistemati presso parenti e amici o in albergo, grazie all’intervento della Protezione Civile del Comune, per le 21 famiglie evacuate ieri sera dal palazzo di via Terpi che “si è mosso” a seguito delle esplosioni sotterranee per la costruzione dello scolmatore del Bisagno, a Montesignano.
Molto probabilmente non potranno rientrare a breve nel palazzo visto che la situazione è molto complessa e va ad aggravare una criticità pre-esistente e nota già da anni e che potrebbe essersi acuita dopo l’inizio delle esplosioni.
E proprio i sensori installati dalla società che sta eseguendo i lavori hanno dato l’allarme segnalando un’accelerazione improvvisa dei movimenti che il palazzo ha subito già nel corso di tanti anni.
La vicenda avrà certamente uno strascico in Tribunale, per stabilire se e come le esplosioni sotterranee del cantiere per lo scolmatore abbiano avuto o meno un ruolo nel nuovo spostamento e danneggiamento del palazzo ma intanto l’emergenza più urgente riguarda le 31 famiglie che ieri sera hanno dovuto abbandonare in fretta e furia le loro case e molto probabilmente dovranno attendere parecchio prima di poter entrare.
Unica nota positiva la possibilità di eseguire verifiche e controlli senza le persone nelle case e quindi con la sicurezza che vibrazioni e “segnali” dei rilevatori non possano essere influenzati dall’intervento involontario degli esseri umani.