Genova – Continua a far discutere l’iniziativa della Asl 1, in scia con alcune province lombarde, di istituire un “patentino cinofilo” per chi possiede un cane o intende acquistarne uno. Dopo gli episodio di aggressione da parte di cani, talvolta anche mortali, le istituzioni iniziano a muovere i primi passi per sensibilizzare chi possiede un animale a corretti comportamenti ed al rispetto delle regole.
Gli addestratori, però evidenziano una “lacuna” del tesserino introdotto anche in Liguria dopo l’esperienza lombarda: la mancanza di prove pratiche ed incontri con persone in grado di comprendere eventuali carenze o aspetti “critici” degli animali e suggerire le giuste “contromisure”.
Anche al centro MiFido, sulle alture di Bavari, il provvedimento appare un primo passo verso una corretta e necessaria formazione del proprietario di cani ma sottolineano la necessità di introdurre incontri e lezioni pratiche che non possono essere sostituite da lezioni online.
“Negli ultimi anni – spiega Monica Tosetti, esperta addestratrice del centro MiFido – l’interesse per la promozione del benessere animale e della convivenza civile all’interno delle nostre comunità sono diventati temi sempre più importanti, viste anche le ultime tristi vicende. Da sempre siamo favorevoli a percorsi finalizzati a formare i padroni nella gestione dei loro amici a 4 zampe, affinché si possano conoscere a fondo le relazioni all’interno ed all’esterno delle mura domestiche, nel rispetto delle peculiarità delle singole razze, e garantire la sicurezza dei singoli e della collettività. Troppo spesso, infatti, lèggiamo notizie di aggressioni e “incidenti” domestici e non, che potrebbero (e dovrebbero) essere evitati se i padroni fossero correttamente formati”.
La proposta di patentino cinofilo allo studio in provincia di Imperia prevede la frequentazione di qualche incontro teorico per i proprietari di cani per poi conseguire una certificazione per poter detenere un cane in maniera più consapevole e ha come idea di base proprio quella di garantire che i proprietari di cani abbiano le conoscenze necessarie per addestrare e gestire i loro amici a quattro zampe in modo responsabile.
Questo concetto – per gli addestratori di cani – è fondamentale, poiché l’addestramento corretto e il controllo del proprio cane contribuiscono a evitare situazioni pericolose, conflitti con altri cani e problemi di comportamento.
“Sarebbe però opportuno – prosegue Monica Tosetti – fare incontri pratici oltre a quelli teorici, affiancando figure professionali del settore, per dare le giuste competenze ai neo proprietari. Penso sia corretto voler dare ai futuri proprietari di cani, conoscenze di base sull’addestramento, sulla socializzazione e sul comportamento canino, prima di prendersi cura di un animale ma credo anche che, in parallelo sarebbe opportuno controllare l’andamento e l’origine delle cucciolate, collaborando con le molte associazioni presenti sul territorio e con i molti allevatori”.
Secondo gli addestratori, infatti, occorre tenere sotto controllo anche le adozioni, cercando di renderle più responsabili e idonee. Spesso infatti si adotta un cane non adeguato al proprio stile di vita, alle necessità del proprietario, al luogo dove si vive, o si decide di adottare un cane senza essere consapevoli delle sue necessità, delle sue origini, delle sue caratteristiche di razze.
“Un cane non è solo compagnia – spiegano al centro MiFido – é anche responsabilità e impegno verso un altro essere vivente. Pensiamo sarebbe opportuno anche incentivare una collaborazione con i centri cinofili post corso, per dare continuità a questo percorso che è solo un punto d inizio. Occorre aggiungere lavoro sul campo, per aumentare la conoscenza dei proprietari e renderli maggiormente consapevoli oltre che responsabili”.