Genova – La visita del Regina Elisabetta e del consorte Filippo di Edimburgo a Genova fu indiscutibilmente uno degli eventi più importanti degli anni Ottanta nella nostra regione. Il 16 ottobre del 1980 un aereo della British Airways atterrò all’aeroporto Cristoforo Colombo e aprì ufficialmente le danze alla visita dei reali inglesi nel capoluogo ligure.
Una visita che durò un’intera giornata nella quale cadde in maniera incessante una leggera pioggia, quasi per permettere agli illustri ospiti di sentirsi maggiormente a proprio agio in quella che molti considerano ancora oggi “la città più inglese d’Italia”. Il maltempo, però, non fermò le migliaia di genovesi che scesero per le strade per scorgere il passaggio dei reali: chiusero alcuni negozi e anche diverse scuole, mentre in altri casi le maestre portarono i bambini dello loro classi tra piazza della Vittoria, via XX Settembre e piazza De Ferrari per scorgere – anche solo per un attimo – la Fiat 132 blu in movimento verso palazzo Tursi.
Ad accogliere la coppia reale l’allora sindaco socialista di Genova, Fulvio Cerofolini, e la moglie Ardenia, che ebbe l’onore di essere riparata dalla pioggia dallo stesso Filippo, che le tenne l’ombrello. Proprio nel palazzo comunale si esibì il famoso violinista genovese, Renato De Barbieri, suonando il celebre ‘Cannone’ di Paganini. Da qui la visita proseguì prima verso la Prefettura e poi in direzione di Palazzo Pallavicini in via Balbi, con l’accoglienza della marchesa Carlotta Fasciotti Cattaneo Adorno, dove – si narra – la Regina Elisabetta si lamentò delle tante scale da salire.
Fu l’ultimo atto di una giornata storica e che, a distanza di quasi 44 anni, rimane impressa nella memoria di Genova e di chi l’ha vissuta e che contribuisce a mantenere indissolubilmente il legame tra la città e la Gran Bretagna.