carabinieri autoSpotorno (Savona) – Lasciano l’auto posteggiata alcuni minuti e scoprono di essere stati derubati di un cellulare e di alcune carte di credito. I Carabinieri di Spotorno hanno arrestato in flagranza due giovani cittadini stranieri, responsabili di furto aggravato su un veicolo in sosta e indebito utilizzo di carte di credito.
Nella serata di ieri i militari, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio hanno ricevuto la segnalazione di un furto su un’auto: secondo le prime notizie ricevute, si trattava del furto di un telefono cellulare ed alcune carte di credito lasciate per pochi minuti all’interno di un veicolo parcheggiato in strada.
I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini e, anche grazie alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale, sono riusciti ad individuare i due giovani autori del furto, due cittadini stranieri già noti alle Forze dell’Ordine, che venivano fermati poco dopo, poiché ancora presenti nel territorio comunale.
I due giovani erano ancora in possesso del telefono cellulare e delle carte di credito e, dai successivi accertamenti effettuati, emergeva anche l’utilizzo da parte dei soggetti fermati di una delle carte di credito rubate presso alcuni esercizi commerciali della zona.
I due stranieri venivano quindi arrestati ed accompagnati in caserma per gli ulteriori approfondimenti: a carico di uno dei due pendeva altresì un ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio commessi nel 2022, pertanto veniva immediatamente accompagnato presso la Casa circondariale di Genova Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il secondo giovane veniva giudicato con rito direttissimo presso il locale Tribunale. Anche per il secondo giovane, al termine dell’udienza di convalida, veniva disposta la custodia cautelare in carcere.
Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

 

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