Genova – L’edizione 2024 del Liguria Pride è appena stata presentata e già divampano le polemiche con i consiglieri comunali della Lega che chiedono al Sindaco Marco Bucci di “intervenire” sull’organizzazione che ha messo in calendario un incontro sulla Teoria Gender negli spazi del Village Kids Liguria Pride, il settore della manifestazione dedicato alle iniziative per i più piccoli.
Il “caso” scoppia nel primo pomeriggio quando i consiglieri comunali della Lega inviano al primo cittadino una comunicazione nella quale si legge: “la Lega in comune a Genova invita l’Amministrazione a prendere una posizione in merito all’evento “Village Kids Liguria Pride” in programma i primi di giugno ai giardini Luzzati”.
Solo questa mattina è avvenuta la presentazione, proprio ai Giardini Luzzati dell’edizione 2024 del Liguria Pride, l’evento che celebra l’orgoglio della comunità LGBT+ e torna a chiedere diritti uguali per tutti, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale-
Nella comunicazione inviata al Sindaco, i consiglieri scrivono:

“Chiediamo al sindaco Bucci di intervenire nei confronti della cooperativa ‘Il Ce.Sto’ che gestisce l’area per avere chiarimenti in merito a un evento che risulta sponsorizzato dalla stessa cooperativa e che ha come tema la diffusione della teoria gender tra i bambini. La Lega non crede che sia giusto usare uno spazio pubblico per un incontro di questo tipo che coinvolge bimbi tra i 5 e gli 8 anni e questa decisione ci lascia indignati proprio per la delicatezza degli argomenti che si vanno a trattare e che pensiamo non si dovrebbero discutere con dei bambini di quell’età. Ci risulta poi che la cooperativa in oggetto sia morosa nei confronti del Comune e questo non fa che aggravare ulteriormente la situazione. Nella nostra città ci sono molte associazioni che rivendicano spazi per le loro legittime attività, chiederemo subito di verificare la regolarità dei pagamenti della cooperativa al comune per verificare se vi siano eventuali mancanze”.

Leggi qui la risposta degli organizzatori alla Lega