HomeImperiaCronacaCeriana, ancora una persona morta per la puntura di una vespa

Ceriana, ancora una persona morta per la puntura di una vespa

Vespa velutinaCeriana (Imperia) – Ancora un decesso causato dalle punture di vespa in Liguria. Un 68enne di nazionalità austriaca è deceduto vicino ad una abitazuione sulla strada provinciale Sud, nel territorio del comune di Ceriana, nell’imperiese, dopo essere stato punto da una o più vespe di tipo ancora non accertato.
L’uomo si è sentito male poco dopo la puntura ed è stato chiamato il numero di emergenza 112 che ha fatto intervenire i soccorsi.
L’uomo è stato trovato in condizioni già molto critiche all’arrivo dell’ambulanza ed il personale medico ha richiesto l’intervento dell’elicottero Grifo del 118.
Quando il mezzo aereo si è alzato in volo, però, per l’uomo non c’era più nulla da fare. E’ morto probabilmente per una violenta reazione allergica.
Il corpo senza vita è stato trasferito in obitorio e sono state sentite alcune persone che potrebbero aver assistito alla tragedia. In particolare si cerca di capire se l’uomo sia stato punto da una sola vespa o se invece sia stato aggredito da una moltitudine di insetti.
Nel caso poi, occorrerà capire il tipo di insetto responsabile della morte dell’uomo poichè da tempo, in Liguria, si sta diffondendo il cosiddetto calabrone asiatico, la Vespa velutina, killer di api e insetti impollinatori ma anche responsabile in Francia di diversi decessi ogni anno.
L’espansione della velutina, in larga parte sottovalutata dalle autorità e dai responsabili della sicurezza e della difesa della biodiversità, è infatti un insetto particilarmente aggressivo se sente minacciato il proprio nido.
La Vespa velutina nidifica anche tra le case e ogni nido può arrivare ad ospitare migliaia di esemplari.
La lotta all’insetto “alieno” – arrivato chissà come dall’Asia – e largamente sottovalutata e se ne occupano, con pochi mezzi e con pochi uomini a disposizione, per lo più gli apicoltori che da anni vedono sterminare i loro allevamenti da questo insetto inarrestabile.
Dopo la campagna europea Stop Velutina, finanziata con un fondo da 2 milioni e mezzo di euro sino al 2017, è stato abbandonato da quell’anno e le risorse messe in campo dalla Regione Liguria ammontano a poche decine di migliaia di euro ogni anno.
Pochi i mezzi e poche le persone abilitate alla lotta alla velutina. Le associazioni degli apicoltori lamentano che nonostante i corsi fatti e le abilitazioni ricevute, nessun corsista è stato ancora abilitato alla distruzione dei nidi di velutina a causa di non meglio precisati problemi burocratici.
La tecnica distruttiva più efficace, inoltre, il cosiddetto “cavallo di Troia” è vietata in Italia per un problema nell’uso di un principio attivo che viene comunemente usato per combattere pulci e zecche dei nostri animali domestici ma non può essere usati per le vespe velutine. Un’altra anomalia tutta italiana visto che appena oltre il confine con la Francia la tecnica è usatissima ed è perfettamente legale.
Nei giorni scorsi altre persone sono decedute o hanno avuto seri problemi in seguito alle punture di insetti ed in particolare di “vespe” non meglio identificate.
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