Genova – Al via al Cimitero monumentale di Staglieno le visite organizzate per accogliere a meglio le persone con disabilità più o meno gravi e per le persone “fragili”. Lo scopo è quello di aiutare le visite al cimitero monumentale di Staglieno con un approccio diverso, con la possibilità di seguire un itinerario aperto a tutti, ma studiato per persone fragili o con disabilità psico sensoriali. Da oggi è possibile grazie alla guida professionale Lidia Schichter di “Dalet – Tracce di memoria”, già recentemente impegnata in analoghe visite nei Palazzi dei Rolli, ai murales di Certosa, al parco Pallavicini e negli “Staglieno Days” appena conclusisi, con grande successo di pubblico e critica (e tanti altri luoghi d’interesse).
Le visite prevedono non solo un approccio storico al cimitero cattolico, ma un vero e proprio ingresso, fisico e tematico, nei cimiteri ortodosso, protestante, ebraico e inglese interni alla necropoli genovese, anche con la partecipazione di “special guest”, ospiti davvero speciali, conoscitori e responsabili delle aree di sepoltura delle diverse comunità. Poi un accenno tematico a quello musulmano, che si trova ai margini Nord della necropoli.
L’iniziativa socio culturale, gratuita per i partecipanti, è realizzata con il sostegno di A.Se.F., l’azienda delle onoranze e dei trasporti funebri del Comune di Genova.
Le visite avranno inizio giovedì 16 ottobre. L’appuntamento è alle 14,30. Proseguiranno il 30 ottobre (ore 14,30), poi il 2 novembre (ore 11), 14 novembre (ore 14,30), 23 novembre (ore 10,30) e 30 novembre (ore 10,30); ultimo appuntamento il 14 dicembre (ore 11). Occorre effettuare una prenotazione, chiamando direttamente Lidia Schichter (cell. 3284222168). “Quello di Staglieno non è un semplice cimitero, è un luogo della vita – dice Schichter – È una città silenziosa con vie, sentieri, gallerie, piazze. Un via vai di personaggi in pietra che sembrano muoversi da un momento all’altro. Fotografie che fermano momenti della ricca società del tempo in abiti eleganti, persi nei loro ricordi. Vedremo questo, ma proseguiremo anche oltre, a piccoli passi, rispettosi, per respirare sensibilità diverse”. Dunque Il cimitero ebraico dove “come disse Primo Levi – prosegue la guida – non si ha, o almeno non predomina, l’impressione del lutto”; i protestanti “sepolti sotto le fronde di un bosco: semplici tombe vicine ad opere d’arte di scultori immaginifici”; i campi ortodossi: “Uomini e donne ucraini e russi sepolti vicini…”. Il campo greco ortodosso “cinto da una elegante ringhiera e una chiesetta all’interno. Qui si può immaginare il canto di una ninna nanna che ci accompagnerà nella vita che va oltre”. Poi il cimitero musulmano, rivolto verso la Mecca: “Ne parleremo, ricordando anche la sensibilità musulmana che ci accompagnerà nel percorso attraverso il ricordo”. Infine il campo degli inglesi: “Ci sarà raccontato, perché si trova in cima ad una scalinata, lunga e ripida” conclude Schichter.
“In passato, con Lidia Schichter avevamo sostenuto una serie di visite guidate a Certosa, dove campeggiano enormi murales di autori provenienti da tutto il mondo – dice Maurizio Barabino, amministratore unico di A.Se.F. – Fu un successo e diede la possibilità a persone con disabilità psico sensoriali, anche ipovedenti, di poter fruire di quel vero e proprio museo a cielo aperto, un unicum in Italia. Oggi replichiamo a Staglieno, certi che il ciclo di visite sarà un’occasione per molti di visitare un luogo suggestivo, da sempre al centro della vita culturale genovese”.
Gli interessati alle visite potranno raggiungere il cimitero di Staglieno e, dopo essersi qualificati all’ingresso, parcheggiare all’interno del perimetro in un’area dedicata.