Genova torna a manifestare per la Pace in Palestina, contro i massacri e il genocidio del popolo palestinese da parte dell’esercito israeliano e dei suoi governanti e per chiedere al Governo italiano che gli aiuti raccolti per la popolazione affamata possano arrivare al più presto a Gaza senza il controllo – giudicato irregolare e illecito da parte della Corte di Internazionale di Giustizia – del governo israeliano.
Migliaia di genovesi sono scesi in piazza, ieri sera, con un corteo che da via Ballaydier ha raggiunto piazza Caricamento e pacificamente ha chiesto il rispetto delle norme del Diritto Iternazionale violate dall’esercito e dal governo israeliano, il rispetto del cessate il fuoco che fa registrare numerose violazioni da parte dei coloni israeliani ma anche dei soldati, e la partenza veloce delle 500 tonnellate di aiuti raccolte da Music For Peace e che continuano ad essere “rimbalzate” dalla Farnesina e dall’agenzia privata che cura la distribuzione degli aiuti in violazione della sentenza della Corte di Giustizia dell’Aia che ha ribadito che è l’Onu, con la sua struttura, l’unica preposta alla gestione dell’emergenza perché può garantire l’indipendenza, la trasparenza e la controllabilità delle operazioni da parte di organismi internazionali di cui anche Israele fa parte e ha sottoscritto gli accordi che sta violando.























