Genova – Una manifestazione sulla spiaggia di Voltri per dire un inequivocabile “NO” all’allungamento del Porto VTE verso la delegazione del ponente genovese.
Una risposta pacifica ma determinata quella lanciata da Voltri, Prà, Palmaro e tutto il Ponente in genere, al progetto che prevede altri riempimenti nel VTE e il prolungamento di una diga verso la foce del torrente Cerusa.
I Voltresi, insieme a moltissimi residenti dei quartieri già colpiti dalla terribile esperienza di aver perso il mare, hanno organizzato una bella manifestazione, colorata e piena di bambini, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul desiderio della popolazione di non sottostare più ai dictat di chi, per decenni, ha pensato di poter fare del territorio ciò che meglio preferiva, senza tenere in alcuna considerazione i desiderata dei residenti.
“Uno schiaffo per ora gentile – raccontano i partecipanti – ai signori che fanno progetti senza nemmeno consultarci. Un pizzicotto a chi ha dormito per tanti anni pensando che le preferenze espresse nella cabina elettorale rappresentassero una autorizzazione a fare dei nostri quartieri ciò che preferivano. Ora il Ponente si risveglia e dopo aver visto che i sacrifici di alcuni non sono serviti a nulla, si riprende il territorio e, probabilmente, anche il voto”.
L’appello alla calma e alla moderazione è stato ascoltato. Nessuna intemperanza durante la manifestazione. Il movimento è, per ora, pacifico.
“Nessuno di noi vuol fare il rivoluzionario – spiega un gruppo di “maturi” manifestanti – Ma se credono che ci lasceremo togliere il mare con qualche discorsetto di quelli che si sentono prima delle elezioni, meglio che preparino gli elmetti perchè il Ponente diventerà il loro Vietnam”.
La manifestazione è stata, per molti dei partecipanti, un “segnale” chiaro e forte mandato a chi, a Genova, manovra nella “stanza dei bottoni”.
“Per ora Voltri ha detto no alla crescita del VTE e lo ha fatto pacificamente e in modo pacato – spiegano i manifestanti – ma chi pensa di venire a fare comitati, tavoli, commissioni per imbrogliare le carte e far credere che la popolazione è d’accordo, ha sbagliato tiro. Qui non si fa prendere in giro nessuno. Il mare non si tocca e se vogliono allungare il VTE dovranno venire con l’esercito”.